Uccise la moglie e tornò a leggere un libro: assolto per incapacità d’intendere

carabinieri arresti (2)

Assolto per incapacità di intendere e di volere dovrà trascorrere 15 anni in una Rems. Questa la sentenza emessa dalla Prima Corte d’Assise di Roma nei confronti di Gianluca Ciardelli, il 63enne giornalista e autore di programmi, che nel maggio del 2021 uccise la moglie in casa, a Roma. Lorella Tomei fu colpita con un corpo contundente e quando arrivarono i carabinieri in casa, nel quartiere Balduina, trovarono l’uomo sul letto, accanto al cadavere della donna, a leggere un libro.

“Da rappresentante dell’accusa, a fronte di un efferato delitto come questo avrei chiesto il massimo della pena ma in questo caso l’atto è stato commesso in stato di incapacità di intendere e di volere del soggetto come emerso sin dal primo intervento della polizia giudiziaria sul posto e come confermato poi dalle perizie”, ha detto in aula il pm Antonio Verdi. La ”totale incapacità di intendere e di volere al momento del fatto” era emersa anche dalla perizia disposta dal tribunale.

Chi è Gianluca Ciardelli, il 63enne assolto dal tribunale di Roma

“Siamo in presenza di un soggetto affetto da una grave forma di disturbo bipolare maniacale. Quella di Ciardelli, è stata una lunga storica clinica, il suo è un disturbo dell’umore gravissimo. Per cui – hanno concluso i periti – la sua è una totale incapacità di intendere e di volere al momento del fatto”.

Due anni prima, il 6 aprile del 2019, Gianluca Ciardelli, si era reso protagonista di un episodio, lanciandosi con un motorino, tra i pellegrini a piazza San Pietro urlando frasi senza senso. Oggi la corte d’ Assise lo ha assolto, dichiarandolo incapace di intendere di volere ma dovrà scontare una misura di sicurezza a 15 anni dentro una Rems, acronimo di Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza. Il pubblico ministero in aula aveva sollecitato l’assoluzione per vizio totale di mente.