Uccisi da un pino nel 2018. Sei indagati, tra cui il capo di Astral Antonio Mallamo

uccisi da un pino

Uccisi da un pino. Era il 29 ottobre 2018 sulla Casilina nel comune di Castrocielo. Rudy Colantonio e Antonio Russo erano a bordo di una Smart. Il vento soffiava e pioveva. I due amici furono travolti da un grande pino e per loro non ci fu scampo. La notizia scosse tutta la Ciociaria, ma ieri finalmente si sono concluse le indagini. Ieri i carabinieri hanno notificato sei avvisi di chiusira delle indagini emessi dalla procura di Cassino. Il pm Emanuele De Franco contesta il reato di omicidio colposo.

Uccisi da un pino: ecco i sei indagati

Tra i sei destinatari degli atti Antonio Mallamo, amministratore unico e rappresentante legale di “Azienda strade Lazio-Astral Spa”. Poi a  Filippo Materiale, sindaco di Castrocielo, a Giuseppe Evangelista, dell’Ufficio Tecnico del Comune, a Daniele Prisco, responsabile della sezione Strade III di Astral, ad Alda Muscedere, amministratore unico di “Costruzioni Generali srl”, che è società appaltatrice dei servizi di sorveglianza e di pronto intervento e infine a Vincenzo Andrea Di Cresce, direttore tecnico di “Costruzioni Generali srl”.

Il pino avrebbe dovuto essere abbattuto con urgenza

Secondo le risultanze delle indagini, riferisce Ciociariaoggi, dal quale è stata tratta la drammatica foto, il pino era affetto “da gravi ed evidenti difetti morfostrutturali, consistenti in radici strozzanti sull’intera circonferenza del fusto e dal deterioramento del legno sul 34% della sezione trasversale dello stesso”. Dopo parecchi mesi di indagini, i militari hanno appurato che in rfealtà ilò pino avrebbe dovuto essere abbattuto con urgenza. Insomma, pare che rappresentanti comunali avessero segnalato il problema, ma che nessuno sia mai intervenuto. Tra l’altro, anche altri pini sulla strada versavano in gravi condizioni. Una serie di omissioni e negliegenze, mancati interventi, hanno causato la tragedia del 29 ottobre 2018.