Ucciso l’assalitore di Bruxelles: il terrorista tunisino è passato per l’Italia

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Il sospetto attentatore di Bruxelles è stato colpito al petto da un colpo di arma da fuoco al torace durante uno scontro con la polizia, che lo ha fermato a Schaerbeek. Secondo le informazioni di Sudinfo, l’uomo ha avuto un arresto cardiaco mentre veniva trasportato in ambulanza in ospedale e sarebbe in rianimazione. La ministra dell’Interno belga Annelies Verlinden, parlando all’emittente Vrt, ha ipotizzato che potrebbe essere morto durante il trasporto in ospedale. L’uomo potrebbe essere Abdesalem L., l’autore dell’attacco in cui ieri a Bruxelles sono morti 2 tifosi svedesi.

Secondo alcuni organi di stampa locali, come Le Soir, che citano fonti della procura, l’uomo sarebbe stato ucciso. Ma la ministra dell’Interno ha precisato che l’uomo sarebbe in rianimazione. La procura belga ha confermato a La Libre che l’uomo è stato posto in stato di arresto. La sua identificazione formale richiederà tempo ma si ritiene che si tratti dell’assassino, aggiunge il quotidiano.

Il sospetto attentatore è nato nel 1978 ed è stato identificato come Abdesalem Lassoued ed è un tunisino richiedente asilo dal 2019, la cui richiesta era stata respinta nel 2020. “È stato ufficialmente cancellato dal registro nazionale del comune il 12 febbraio 2021 e quindi non è stato possibile rintracciarlo per organizzare il suo ritorno. Non ha mai soggiornato in un centro di accoglienza Federale. Non è mai stato presentato dalla polizia dopo un’intercettazione all’Ufficio stranieri per consentire il suo rimpatrio. Di conseguenza, l’ordine di lasciare il Paese, emesso nel marzo 2021, non è mai stato applicato”, ha dichiarato il segretario di Stato del Belgio per l’Asilo e la Migrazione, Nicole de Moor.

Secondo il ministro della Giustizia, Vincent Van Quickenborne, era attenzionato perché sospettato di traffico di droga e di esseri umani, di soggiorno illegale e per un attentato alla sicurezza dello Stato. In ogni caso era stato segnalato nel 2016 da “un servizio di polizia straniero”, in base a notizie non confermate, di un profilo radicalizzato e dell’intenzione di partire per una zona di conflitto per la jihad. “Non vi era alcuna indicazione concreta di radicalizzazione”, ha sottolineato Van Quickenborne.

Da quest’anno, tuttavia Abdesalem L. è stato nuovamente monitorato: “L’uomo è stato avvistato una volta in una moschea a Bruxelles nel giugno 2022. All’inizio di quest’anno avrebbe minacciato sui social media un ospite di un centro di asilo”.

La persona minacciata l’ha denunciato, sostenendo che Abdesalem era stato condannato per terrorismo in Tunisia, ma anche di questo non vi è conferma, anzi, secondo i servizi belgi l’uomo non è stato condannato per terrorismo in Tunisia, ma per reati di diritto comune. La sua domanda di asilo era stata respinta nel 2020.

Dallo profilo sociale delle rivendicazione di Abdesalem L, come notato sui social, alcuni anni fa erano stati postati alcuni video che riprendono Lassoued in piazza della Vittoria a Genova. L’immagine scattata in piazza della Vittoria è stata pubblica sulla pagina Facebook dalla quale è stata rivendicata l’azione di lunedì sera, ora oscurata