Ucraina-Russia, arrivano le rispettive “Legioni Straniere”: e c’è anche un’italiana

legione straniera (2)

La Legione Straniera di Zelensky. Ma c’è n’è una anche di Putin. Ammontano a circa 20mila i combattenti stranieri arruolati in Ucraina a un mese dall’inizio dell’attacco russo. 52 passaporti appartenenti a cittadini di altrettante nazionalità che hanno dato seguito all’appello lanciato da Vlodomir Zelensky, già pochi giorni dopo l’inizio del conflitto. Il quale il presidente ucraino ha chiamato volontari da tutto il mondo a difesa dall’aggressione di Mosca. Un tipo anomalo di guerra mondiale che non vede direttamente e ufficialmente impegnati gli Stati stranieri, ma alcuni suoi cittadini che si arruolano nella legione internazionale ucraina. Sono i “foreign fighters” che offrono il proprio contributo militare all’esercito ufficiale di Kiev. Non una semplice milizia, ma una vera e propria unità di combattimento al servizio delle forze armate ufficiali.

Nella Legione Straniera di Kiev ci sono anche italiani

Qualcosa di simile era avvenuto anche in occasione dela guerra dei Balcani. Lì migliaia di volontari erano affluiti nelle brigate internazionali croate di Zagabria. I militari stranieri che decidono di combattere per la causa ucraina hanno fra i 25 e gli 80 anni (l’unico vero requisito per essere ammessi è quello di una pregressa esperienza sul campo di battaglia) e provengono da ogni zona del mondo. Non solo dai vicini Paesi Baltici o dal Nord Europa, Francia, Germania, Portogallo e dalla Gran Bretagna. Molti arrivano infatti dagli Usa e dal Canada, alcuni addirittura dalla Corea del Sud. Altri anche dall’Italia. Fra di loro ci sono delle donne, fra le quali – a quanto risulterebbe – la 23enne Giulia Schiff, l’ex pilota veneziana espulsa dall’aeronautica militare, qualche anno fa nelle cronache per aver denunciato mobbing e nonnismo.

Si tratta di soldati che già hanno un’esperienza militare

Quando arrivano nei campi di reclutamento, i legionari stranieri non svolgono un vero e proprio addestramento. Ma vengono smistati verso ruoli di competenza, a seconda dell’esperienza guadagnata in molti casi in Iraq o in Afghanistan e in generale in Medio Oriente. Per facilitare il loro arrivo, il ministero degli Affari esteri ucraino ha attivato un sito apposito dove è presente un vero e proprio form da compilare. Inoltre, il presidente Zelensky ha emanato un decreto di revoca dell’obbligo di visto per i cittadini stranieri che desiderano arruolarsi nell’esercito ucraino.

C’è anche la Legione Straniera di Putin

Dall’altra parte della barricata, c’è da dire che anche la Russia dispone di una legione straniera che si avvicina nei numeri a quella ucraina. Secondo il ministero della Difesa di Mosca sarebbero infatti più di 16mila i militari, in gran parte di provenienza mediorientale, che hanno fatto domanda per combattere al fianco dell’esercito russo. Tuttavia, a differenza dei volontari stranieri che aderiscono alle ragioni di Kiev, secondo alcuni analisti, ma non c’è conferma di alcun tipo, quelli pro Russia – reclutati dal gruppo Wagner – sarebbero veri e propri mercenari, soprattutto combattenti siriani specializzati in guerriglia urbana.