Ultimo volo dall’India a Fiumicino, 23 positivi. Ora sono in isolamento in un covid hotel

L’ultimo volo dall’India prima dell’ordinanza di blocco firmata dal ministro Speranza è atterrato a Fiumicino ieri alle 21,15. A bordo si trovavano 213 passeggeri e 10 componenti dell’equipaggio. Che sono stati immediatamente isolati, e sottoposti a tutti i rilievi del caso da parte del personale sanitario dell’Uscar. Le operazioni sono andate avanti fino a notte inoltrata. E all’esito dei tamponi  21 passeggeri e 2 membri dell’equipaggio sono stati trovati positivi al covid 19. E sono stati subito trasferiti in un covid hotel attrezzato. Mentre per tutti gli altri, è scattata comunque la quarantena fiduciaria preventiva.

Adesso i campioni del virus individuati saranno sequenziati allo Spallanzani, per verificare se si tratti di varianti. Ovvio il forte sospetto della presenza di ‘variante indiana’, in questo momento fuori controllo nel Paese asiatico. E potenzialmente più trasmissibile e meno attaccabile dai vaccini. Questo episodio segue quello dei circa 500 braccianti agricoli del sud pontino, in gran parte appartenenti all’etnia Sikh. Che  sarebbero arrivati di recente, su voli provenienti dall’India o dal Bangladesh. E che potenzialmente rappresentano una nuova grave minaccia per la diffusione dell’epidemia.

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Quel volo adesso sarebbe vietato

Quel volo adesso sarebbe vietato. Perché lo stesso ministro Speranza ha firmato un’ordinanza. Nella quale i collegamenti aerei con l’India sono momentaneamente sospesi. E che vieta l’ingresso, da qualsiasi punto di confine, a chi negli ultimi 14 giorni abbia soggiornato o transitato in Bangladesh oltre che in India. Ma intanto la preoccupazione per gli ultimi sbarchi di ieri resta. E l’attenzione deve rimanere alta. Cosa che invita a fare anche il sindaco di Fiumicino Esterino Montino. Che ha spiegato il perché. “Esattamente come durante il lockdown dello scorso mese, il problema rischia di essere la triangolazione. Ovvero coloro che, per aggirare il blocco dei voli dall’India, passa da altri Paesi prima di giungere in Italia. Chiedo dunque al ministro degli Esteri Di Maio di attivarsi immediatamente per evitare questo rischio – ha concluso il sindaco – e per tenere sotto controllo la situazione nei nostri aeroporti e, di conseguenza, nelle nostre città”.

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