Un abitante del Lazio su 10 si troverà senza cibo in autunno

I nuovi poveri aumentano anche nel Lazio. Sono infatti 4 milioni i nuovi poveri in Italia. Che con l’aggravarsi della situazione economica ed occupazionale in autunno saranno costretti a chiedere aiuto per il cibo da mangiare nelle mense o soprattutto con la distribuzione di pacchi alimentari. Emerge da una analisi della Coldiretti in riferimento agli ultimi dati Istat sull’occupazione in Italia che con il crollo di 600mila posti di lavoro da febbraio a giugno confermano la crisi causata dall’emergenza coronavirus. “Si tratta della punta dell’iceberg delle situazioni di difficoltà con il 38,4% degli italiani che – spiega Coldiretti – ha risorse liquide disponibili per non più di 3 mesi per spese essenziali come quelle per il cibo o per il riscaldamento. Secondo l’indagine Isf Bankitalia condotta a maggio anche che il 40% degli individui indebitati dichiara di avere già difficoltà nel sostenere le rate del mutuo”.
Anche nel Lazio autonomia per tre mesi
Fra i nuovi poveri, sottolinea la Coldiretti, “ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere. O anche le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie. Persone e famiglie che mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche. Le situazioni di difficoltà sono diffuse lungo tutta la Penisola ma le maggiori criticità si registrano nel Mezzogiorno con il 20% degli indigenti che si trova in Campania, il 14% in Calabria e l’11% in Sicilia ma condizioni diffuse di bisogno alimentare si rilevano anche nel Lazio (10%) e nella Lombardia (9%) dove più duramente ha colpito l’emergenza sanitaria, secondo gli ultimi dati Fead”.

Coldiretti: serve un piano straordinario
Per l’associazione, tra le priorità per l’Italia “dovrà certamente esserci un piano straordinario di almeno un miliardo di euro. Per acquistare cibo 100% Made in Italy da destinare alle famiglie più povere per l’emergenza sociale senza precedenti che l’Italia dovrà affrontare. Va dunque aumentata la dotazione dei fondi per l’acquisto del cibo destinato alle famiglie in difficoltà, scegliendo solo prodotti agroalimentari 100% Made in Italy”.
Donare cibo Made in Italy
Per Coldiretti “un intervento necessario per fare fronte a quella che è diventata una vera e propria emergenza. E, allo stesso tempo, sostenere il lavoro e l’economia del sistema agroalimentare tricolore duramente colpito dalle difficoltà delle esportazioni e della ristorazione. Per accompagnare l’impegno di quasi 4 italiani su 10 (39%) che dall’inizio dell’emergenza hanno dichiarato di partecipare a iniziative di solidarietà. Si tratta, conclude Coldiretti “della più grande offerta gratuita di cibo mai realizzata dagli agricoltori italiani. Per aiutare a superare l’emergenza economica e sociale provocata dalla diffusione del coronavirus. L’iniziativa la spesa sospesa di Campagna Amica è sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”.