Un artigiano agli olandesi: “Non staremo alle vostre regole, state in campana…”

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Gli olandesi sono il tema del video di un artigiano romano, Dante Mortet, che proponiamo, che lo ha pubblicato sulla sua pagina facebook “Mano artigiana”, che ha qualche migliaia di like. “L’Olanda ha circa sette milioni di abitanti – esordisce l’artigiano -. Per quanto operosi, lavoratori, capaci, bravi ad amministrare, culturalmente e artisticamente cosa rappresentano? Tolto qualche bravo pittore. Insomma, dice l’artigiano, per cosa sono famosi oggi? I tulipani? Il formaggio di bassa qualità? Un po’ di droga libera nelle strade? O forse le donne a pagamento nelle vetrine? Insomma, dice l’artigiano, l’Olanda è un Paese di trascurabile interesse. E allora perché l’Italia – dico l’Italia – deve trattare il suo futuro con un Paese tutto sommato senza storia”.

Olandesi, se non fosse per la Mira Lanza ma chi vi conosceva?

Poi fa una battuta: “Se non fosse stato per la Mira Lanza che qualche decennio fa faceva la pubblicità dell’olandesina, ancora non la conosceremmo. Invece oggi l’Olanda ci giudica. Cioè, il Paese che adesso in Europa fa da paradiso fiscale per le multinazionali, ci giudica. Di più, ci fa la morale. Ci obbliga ad accettare certe scelte. Insomma – sbotta l’artigiano – dobbiamo accettare le condizioni dell’Olanda per stare in Europa. Cari olandesi, capiamoci bene: l’Europa ci appartiene, noi abbiamo le chiavi di questo continente. Abbiamo certo i nostri difetti, ma noi questo continente l’abbiamo inventato e istruito. Voi olandesi avete Calvino che vi illumina, ma non lo potete accendere questo faro solo ogni volta che vi fa comodo”.

Non affideremo il nostro futuro a voi: occhio

L’artigiano poi chiede: “Ma tutto questo ve l’hanno ispirato i tedeschi? Facciamo così, veniteci a trovare, olandesi, vi aspettiamo a braccia aperte. Altrimenti, se continuate con questa vostra miopia, veniamo noi a trovarvi. Siamo 60 milioni, voi sette, ci facciamo un fine settimana insieme. Poi passiamo pure dai tedeschi, perché è il momento di chiacchierare pure con loro. Concludendo, cari olandesti, noi e i nostri figli non vivremo il nostro futuro alle vostre regole. I vostri modi e i vostri scherzi fanno morti e disperazione, non fanno ridere. Quindi – conclude – occhio, state in campana”.