Un libro punta i riflettori sull’architettura di Roma e sui suoi misteriosi edifici

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Un libro punta i riflettori sulla storia dell’architettura di Roma. Mercoledì 1° giugno alle 17.30 si terrà all’Accademia Nazionale di San Luca, a Roma, la presentazione del volume “Scritti di Vittorio Franchetti Pardo sulla città e sull’architettura”, a cura di Maria Margarita Segarra Lagunes (Edizioni Efesto 2022). L’introduzione è affidata a Francesco Cellini e Claudio Strinati, mentre intervengono Enzo Bentivoglio, Giuseppe Della Fina, Stefano Roascio, Lucio Villari. Presenti l’autore e la curatrice del volume.

Il dimenticato rito della consacrazione degli edifici

La storia della città, organismo pulsante e in continuo divenire, è l’argomento centrale di questo volume. Una storia che si snoda attraverso percorsi diversificati: da quelli a carattere più generale ad altri che affrontano argomenti più specifici. Si parla infatti di statuti cittadini e di decoro urbano, ma anche di organizzazione del cantiere e di corporazioni artigiane. Che sin dall’Alto Medioevo, hanno dato vita a grandi cattedrali, a palazzi patrizi e nobiliari, a chiese, a castelli, a sedi municipali. Particolare attenzione viene altresì dedicata agli aspetti simbolici e ai tracciati geometrici sottesi alla progettazione. Comprese le descrizioni dei riti che precedono la fondazione e i cerimoniali che si concludono con la consacrazione degli edifici.

Saggi su architetture esemplari a Roma

Non mancano, poi, saggi e articoli incentrati su edifici esemplari – le abbazie di Sant’Andrea in flumine o della Santissima Trinità di Saccargia, il duomo di Orvieto, palazzo Medici, palazzo Strozzi, palazzo Farnese, palazzo Barberini –. Che, con le loro presenze, sconvolgono gli equilibri dei minuti tessuti urbani preesistenti. Ai fiumi, in particolare quello di Londra e soprattutto di Roma, vengono dedicate ulteriori pagine. Inoltre, la Toscana, l’Umbria, ed il Lazio occupano un posto di rilievo insieme alle architetture del Meridione d’Italia.

L’influenza straniera sulle città

Nelle quali si riflette l’influenza dei Crociati, dei Normanni, degli Svevi, degli Aragonesi. L’antologia, suddivisa in due volumi – la città e l’architettura – traccia uno spaccato dell’Italia medievale, rinascimentale e barocca svelando strategie politiche e religiose, fattori economici, tensioni sociali. E, non ultimo, i diversi linguaggi che l’architettura ha, di volta in volta, adottato con precise, e spesso non apertamente dichiarate, intenzioni e finalità.