Un libro racconta la “diva triste” Laura Antonelli, scomparsa in solitudine a Ladispoli nel 2015

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Ladispoli, febbraio 2013. Un televisore acceso sul Festival di Sanremo. Sul palco, Simone Cristicchi. Il suo pezzo, “La prima volta (che sono morto)”, non è quello che aveva scelto per concorrere. Avrebbe voluto fosse “Laura”, la canzone composta in onore di Laura Antonelli e della sua bellezza fragile e immortale. Ma Laura gli ha vietato di cantarla, e ora è davanti a quel televisore. Inizia così “Laura Antonelli. L’amore, l’incanto, l’oblio”, il romanzo firmato dall’autrice fiorentina e voce di Radio2 Sara Gazzini. In cui ripercorre la vita della diva triste, appena pubblicato da Morellini Editore. Il libro, in uscita giovedì 28 aprile, sarà presentato il giorno stesso alle 18 all’Accademia di Belle Arti nell’ambito degli incontri letterari di La città dei lettori, progetto della Fondazione CR Firenze e Associazione Wimbledon APS.

Laura Antonelli lavorò al cinema e in tv

Laura Antonelli, l’attrice profuga istriana che visse l’ultima parte della sua vita a Cerveteri e Ladispoli, in provincia di Roma, non tutti oggi la ricordano. Ma interpretò quasi 50 film. lavorò om Tv e ricevette numerosi e prestigiosi riconoscimenti, come il David di Donatello. il Globo d’Oro e il Nastro d’Argento, quest’ultio per “malizia”, forse il suo film più famoso. Dopo il matrimonio con l’antiquario Enrico Piacentini ebbe una lunga relazione con Jean-Paul Belmondo. Purtroppo la sua parabola ascwendente fu intorrotta o comunque compromessa dall’uso do drgoa, per la quale ebbe complicate e devastanti vicende giudiziarie. Dagli anni Duemila precipitò in una profonda depressione, e rifiutò l’aiuto di suoi colleghi come Lino Banfi, Claudia Koll, Enrico Montesano e sopratutto del cantante Simone Cristicchi.

Il ricordo dell’amico Simone Cristicchi

Nel libro i versi di Cristicchi inaugurano una lunga notte, nella quale Laura Antonelli stessa ripercorre tutta la sua vita. Dal successo clamoroso di “Malizia”, che ne ha fatto il sex-symbol indiscusso degli anni Settanta, ai film d’autore girati con Visconti e Bolognini. Dall’amore intenso e contrastato con Jean-Paul Belmondo, alla dipendenza da alcol e cocaina, alla miseria. Concepito come un unico monologo notturno, il romanzo di Sara Gazzini ci regala il ritratto a tutto tondo di una donna complessa e affascinante. Che per l’ultima volta, prima di precipitare in un oblio cercato e difeso con tutte le forze, decide di uscire allo scoperto e di raccontare una vita sotto le luci della ribalta, in una costante ricerca d’amore. L’incontro è organizzato nell’ambito del Florence Book Party, progetto de La città dei lettori a cura di Sara Menichetti.