“Un Lidense a Londra”: Perché Silvia ha scelto Londra (VIDEO)

un lidense a Londra
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La libera circolazione tra il Regno Unito e l’Unione Europea si è conclusa il 31 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 il Regno Unito ha implementato un sistema di immigrazione a punti. Che privilegia le competenze e il talento rispetto alla provenienza della persona.

Si potrà continuare a visitare Londra, ma per un massimo di 6 mesi senza richiedere un visto e si potrà partecipare a una vasta gamma di attività, si dovranno superare pertinenti verifiche, compresi i controlli sulla criminalità del Regno Unito.

Questa è la storia di Silvia, una ragazza dei Castelli Romani che vive a Londra da diversi anni e che con molti sacrifici è riuscita a realizzare il suo sogno: aprire la sua prima attività.

Silvia lascia la sua casa nel 2002 per trasferirsi a Londra, in cerca di crescita professionale. Si forma con Tony & Guy, che nella capitale inglese hanno una rinomata accademia per hair stylist e dopo solo 3 anni, insieme a 3 amici, di cui 2 di Ostia, dà vita alla sua creatura: “Mie Mani”.

La nuova vita a Shoreditch, uno tra i quartieri più creativi di Londra

Dopo aver lavorato per anni insieme ad un gruppo di amici, decide quindi di unire le forze e mettersi in società con loro. Non più solo coinquilini in una “Cohousing”, ma pure soci in affari.

In breve tempo i quattro conquistano una numerosa clientela, per poi coinvolgere una numerosa parte della comunità italiana a Londra. Il giorno dell’apertura Shoreditch, il quartiere dove Silvia ha deciso di lavorare, indossa il tricolore. Non si canta O’ sole mio, ma si suona “Italian style house music”.

“Mie Mani” diventa un punto di riferimento per molti italiani a Londra e – a distanza di oltre 10 anni – continua a essere tappa fissa anche da quegli italiani che tornano a Londra per una visita o per affari.

La formazione per i giovani italiani

Nel periodo iniziale “Mie Mani” formava molti ragazzi italiani ma anche europei, dando loro la possibilità di guadagnare qualche soldo, praticare l’inglese e intraprendere una carriera professionale a due ore da casa.  

Negli ultimi anni molto però è cambiato e con questa intervista volevamo capire se la Brexit avesse migliorato la vita dei londinesi, se avesse giovato o svantaggiato la sua vita o di quella dei suoi cari qui a Londra. Intanto è utile sapere che la Brexit, il Covid poi la guerra in Ucraina hanno fatto aumentare notevolmente il costo della vita dei londinesi, gli appartamenti sono arrivati a cifre astronomiche, ci sono costanti aumenti dei mezzi di trasporto pubblico, che malgrado stiano peggiorando diventano sempre più costosi.

Soltanto recarsi a lavoro con i mezzi pubblici costa (tratta singola) da un minimo di £ 2.80 fino ad un massimo di £3.40 a seconda della fascia oraria in cui si viaggia.

La trasformazione negli anni

Oggi sono Silvia e Cristian che gestiscono “Mie Mani”, i due i soci/amici negli anni sono riusciti a comprare le parti dei due soci che hanno invece deciso di lasciare Londra.

Vincenzo, uno dei leggendari soci alcuni anni fa ha scelto di tornare a Ostia e aprire il suo salone nell’entroterra del Decimo Municipio. Ostia rimane Ostia… (e in futuro ne parleremo).

L’altra ragazza è invece partita per prendersi una lunga pausa da Londra e intraprendere una nuova carriera. Londra dopo un po’ stanca?

Silvia e Cristian sono andati avanti malgrado le difficoltà riscontrate sia durante il Covid che li ha costretti a chiudere per oltre un anno che, prima ancora, con l’uscita del Regno Unito dall’Europa cosa che ha causato non pochi disagi alla coppia di amici.

“Mie Mani” a Shoreditch, l’attività di Silvia

Siamo voluti andare a Shoreditch e incontrare una dei due imprenditori/amici e avere informazioni attuali riguardo la qualità della vita e cambiamenti pre e post Brexit. Opportunità, costo della vita e del lavoro ma in particolare per rispondere alle nostre curiosità. Ecco cosa ci ha risposto.

D. Come ti chiami? R. Silvia

D. Da quanto tempo vivi a Londra? R. Dal 2002

D. Perché hai deciso di trasferirti a Londra? R. Per lavoro, volevo migliorare e masterizzare la mia professione e Londra mi poteva offrire molto rispetto a Roma.

D Cosa fai? R. Imprenditrice, ho aperto un salone per parrucchieri.

D. Quanto paghi di tasse? R. Il 20 %

D. Quanto paghi in affitto? Quasi 3000 sterline al mese, più le bollette

D. Secondo i dati Finder per far quadrare i conti nella Capitale Britannica si devono guadagnare almeno 37.000 sterline. Parliamo di circa 4000 sterline in più della media del salario nel Regno Unito. Secondo te, quanto bisogna guadagnare a Londra per poter vivere decentemente?

R. Non meno di 3000 sterline al mese nette.

D. Cosa è cambiato da quando è entrata la Brexit? R. Oggi prima di invitarti per un colloquio ti chiedono sei hai il visto. Non c’è personale a disposizioni in più costi e tempi per la spedizione dei materiali è aumentato. Nel periodo iniziale alcuni prodotti non erano proprio disponibili.

D. Ti sei mai sentita discriminata da quando è entrata la Brexit? R. Assolutamente no.

D. Cosa suggerisci a chi vorrebbe venire a Londra per lavoro? R. Di studiare, specializzarsi in una professione, imparare un buono inglese e prima di fare il biglietto trovare uno sponsor, perché chi anni fa veniva a Londra senza titolo di studio e senza conoscenza dell’inglese oggi non ha via di salvezza.

D. Quanto costa sponsorizzare un italiano? R. Per poter essere sponsorizzati bisogna avere un contratto di non meno di 38.700 sterline (contro i precedenti 26.200)

D. Torneresti a vivere in Italia? R. A vivere sì ma a lavorarci no.

D. Perchè? R. Il costo del lavoro è troppo alto.