Un party in Campidoglio per sghignazzare sui dispetti con la Regione

Fermate quel party in Campidoglio. Perché mentre i contagi tornano a farsi sentire e diventano il pretesto di Conte per bloccare l’Italia a zone o per intero, le polemiche che partono dalla sindaca e dai suoi uomini suonano particolarmente ridicole.
Non siamo certo noi a schierarci attorno al fortino di Nicola Zingaretti, che di guai da farsi perdonare ne ha tanti. Ma questa bizzarra disputa sugli alberghi per positivi disgusta assai. Perché si celebra come se una banda di ragazzini fosse impegnata a far dispetti a quella del quartiere accanto.

Si divertiranno con un party in Campidoglio
Di solito. Virginia Raggi utilizza i suoi uomini più intelligenti allo scoop. Ce n’è uno che ha sistemato al personale, si chiama De Santis, e che ieri anziché preoccuparsi delle decine di migliaia di dipendenti capitolini, si è dotato di una delle sue armi preferite – fra tutte la tastiera dello smartphone – e inscenato la diatriba. Stavolta per battere sul tasto degli alberghi dove inviare appunto i positivi al tampone. Che è importante, ma viene molto dopo le terapie intensive, le mascherine eccetera eccetera.
La regione Lazio ribatte di averci già pensato, anche se più volte i meccanismi di individuazione degli hotel hanno sollevato dubbi. Ma non è ora questo il problema: col Covid ciascuno di quelli che decidono ha stabilito che può fare quello che gli pare.
Si fanno i dispetti mentre si contano i malati
Poi accade che il ministro Boccia dica alle regioni che cosa fare con gli alberghi e la sindaca manda in avanscoperta il solito De Santis a dire “pure Boccia sta con noi”. E poi la festicciola, il raduno, il party in Campidoglio. “Figoooo, ora Zingaretti sai come si incazza che il ministro del Pd sta con noi…”.
Ma solo a me appare tanto stupido questo giochino tra chi dovrebbe pensare a come tutelare i cittadini e non a farsi dispetti idioti tra rappresentanti delle istituzioni? Questo assembramento di cervelli non serve a nessuno. Fermate queste cretinate tra Comune di Roma e regione Lazio! La campagna elettorale sui malati risparmiatecela.