Una domanda alle forze dell’ordine: ma quanti saranno mai i ricettatori di rame industriale?

furti di rame (2)

Ormai sono molti anni, da quando iniziava l’invasione dei clandestini, più o meno, che si verificano furti di rame. Centinaia, se non migliaia, i casi di rom o europei dell’Est che rubano il rame dalle strutture pubbliche come quelle delle Fs, per rivenderlo. Il rame è un metallo pregiato. Ma la domanda akke autorità è questa: ma quanti ricettatori di rame ci saranno in Italia che non si possano individuare? Il rame non è oro o argento, di facile commercializzazione. I canali saranno sempre gli stessi: possibile che in alcun idecenni non si sia riusciti a capire chi compra il rame in grandi quantità? Non ci sembra possibile, qualcuno deve dare risposte.

Romeni rubano 400 chili di rame

Ecco l’ultimo episodio in ordine cronologico. Sorpresi a portare via 400 chili di materiale in rame tra cavi, placche e staffe dall’ex Centro Direzionale Alitalia di via del Casale Somaini, attualmente sottoposto ad amministrazione straordinaria, due romeni di 32 e 39 anni sono stati arrestati dai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso.

I furti di rame specialità dei romeni?

Pochi giorni fa i Carabinieri Città della Pieve arrestavano in flagranza di reato per furto aggravato un 32enne romeno. I militari presso una struttura ricettiva di Panicale trovavano due individui stavano asportando un’ingente quantità di oggetti in rame. Quando sono arrivati sul posto, hanno individuato una catasta di materiale in rame nascosto dietro una siepe: grondaie, canne fumarie, tubature dell’impianto idraulico esterno e altri oggetti divelti dalla struttura in muratura, che erano stati preventivamente schiacciati affinché occupassero meno spazio. La refurtiva rubata ha un valore stimato pari a 4mila euro. Ma a chi lo portavano questo metallo? Non certo al mercato…