Una storia romana: disabile e anziana madre trovano la casa occupata

casa popolare

Dramma della casa, pubblichiamo la Lettera aperta di un cittadino che diventa cronista della barbarie che succede nel nostro Paese. Mi chiamo Luigi Seclì, sono disabile e da un decennio cammino a fatica con due stampelle. In questi ultimi due anni, sono bloccato in una casa al terzo piano senza ascensore. Da quando, mio malgrado a causa della mia grave disabilità, ho dovuto smettere di lavorare, sono in graduatoria per l’assegnazione di una casa popolare, al seicentesimo posto, da sempre.

La casa era della zia ricoverata

Una zia che si è ammalata e si trova in una clinica a lunga degenza, è assegnataria di una casa popolare, io e la mia anziana madre, sua sorella, per fare le cose regolari e non entrare abusivamente, abbiamo chiesto l’allargamento familiare a novembre. E quindi aspettavamo rispettosamente la risposta. Ma sabato 6 marzo, con il primo viaggio del trasloco, abbiamo trovato la casa occupata. Per me è assurdo che non sappiate cosa accade, ed è per questo che vi voglio raccontare l’episodio, certamente simile a tantissimi altri che subiscono in silenzio.

Gli occupanti erano stati “autorizzati” dalle forze dell’ordine”

Appena io e mia madre ultraottantenne ci siamo accorti che dentro casa c’era qualcuno e che la serratura era stata forzata, abbiamo chiesto di poter parlare con gli occupanti. I quali però ci dicevano che non erano intenzionati ad andarsene e che anzi, erano in regola con la legge. In quanto avevano chiamato i vigili e si erano autodenunciati del furto, della casa e di tutto il suo contenuto prendendone possesso, con tanto di ricevuta della polizia intervenuta il giorno dell’autodenuncia pochi giorni prima.

Chi rispetta le regole viene penalizzato

Quando sono intervenute le forze dell’ordine, hanno confermato il fatto, e cioè che queste persone avrebbero agito per necessità. E allora, perché nessuno ha ascoltato le nostre necessità di rimanere in attesa e agire secondo la legge non forzando i tempi per non passare da occupanti? Il giorno si è concluso, io e mia madre, siamo dovuti andarcene con la morte della società nel cuore. La polizia di fronte ad un furto, dice che il ladro ha ragione.

Le istituzioni devono intervenire

Parlo a tutti in qualità di parigrado come italiano, dal Presidente della Repubblica, politici, giornalisti. Fino al dirigente dei servizi sociali del mio municipio, stesso ingranaggio di un sistema che deve per forza regolarsi. Aspetto che voi tutti dimostriate che avete il dovere di intervenire materialmente. La prepotenza non è solo quella del balordo di periferia che blocca il sistema della legalità. Ma sarebbe il vostro eventuale silenzio.