“Un’altra pandemia arriverà. Non facciamoci trovare impreparati come l’altra volta…”

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“Quando si ragiona di preparazione vuol dire ragionare in prospettiva”, pensare a “quando eventualmente dovesse ripetersi” una nuova pandemia. “E almeno tra esperti ce lo diciamo: prima o poi tragicamente si ripeterà una situazione pandemica”. Ragionare in prospettiva vuol dire lavorare “per evitare che vengano a essere interrotte tutta una serie di attività”. Un’altra pandemia arriverà, prospetta Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), che spiega l’importanza di essere pronti e di colmare le lacune rese evidenti dall’esperienza di Covid-19. “Ricordiamoci che eravamo un Paese in cui il numero dei posti letto nelle terapie intensive era nettamente al di sotto di quelli che sono gli standard raccomandati dalle società scientifiche di settore”.

Locatelli: abbiamo 6 regioni in Italia senza una rianimazione pediatrica

Lo evidenzia l’esperto oggi durante la tavola rotonda ospitata dal workshop “Tre anni di pandemia in 100 Instant Report Altems Covid-19”, organizzato dall’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari (Altems) dell’università Cattolica di Roma. “Un primo ragionamento – prosegue – è anche sul garantire la continuità di questi letti nelle terapie intensive. Ripensando magari il modello, parlando di area critica con diversi livelli di intensità di cure e di supporto per rendere il tutto anche sostenibile”. Da pediatra, Locatelli cita un dato: “Ci sono nel nostro Paese 6 regioni e una provincia autonoma che non hanno una rianimazione pediatrica. Allora, quando ragioniamo di programmazione e di preparazione, forse bisognerà pensare anche a questi aspetti”.

Abbiamo pagato anche il prezzo delle cosiddette morti indirette

Sul momento, riflette Locatelli, “era difficile pensare di poter gestire differentemente la situazione. Non c’era nessun Paese pronto ad affrontare la pandemia da Covid-19”. E ci sono “pochi dubbi che la pandemia, al di là di quelli che sono i morti ufficiali, ci abbia fatto pagare un prezzo in termini di quelle che potremmo definire le morti indirette. Certo possiamo dire che qualche messaggio da fenomeni collegati a Sars, a Mers, e alla stessa influenza aviaria, poteva essere raccolto più globalmente e questo è indubitabilmente un tema su cui riflettere”. Parlare di preparazione per il presidente del Css “vuol dire anche elaborare strategie di comunicazione, che deve essere pianificata per essere gestita in maniera ottimale durante situazioni emergenziali. La stessa storia dei vaccini è stata una storia in divenire”.