Unindustria: “Basta con lo stallo. Roma non può più attendere”

“Dopo due anni dalla prima iniziativa congiunta delle Associazioni aderenti a #RinascimentoRoma poco è cambiato. Nell’aprile del 2019, le nostre Organizzazioni, Acer, Coldiretti Roma, Confcommercio Roma, CNA Roma, Confesercenti, Federlazio e Unindustria, che rappresentano l’80% delle imprese e il 70% del Pil della Città metropolitana di Roma, lanciarono un appello per una nuova visione di sviluppo della Capitale che appariva in quel momento priva di importanti slanci per la crescita, sempre meno attrattiva per le imprese e sempre più difficile per i cittadini, presentando diverse proposte rimaste, purtroppo, inascoltate”. Lo sottolinea in una nota Unindustria (Unione degli Industriali e delle Imprese).
“La crisi pandemica – aggiunge – ha messo duramente alla prova la nostra Città rendendo ancora più urgenti soluzioni strutturali per le criticità, progetti concreti per la ripartenza e prospettive pluriennali per il rilancio competitivo internazionale. Anche stavolta, però, Roma aspetta risposte. Non discutiamo qui della piccola riserva per la Città nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Lamentiamo il timore che Roma non riesca a proporre gli interventi giusti per attrarre le risorse che merita dal Recovery”.

“Su Roma – conclude la nota – si trasferiscono quotidianamente tutte le frustrazioni e le proteste del Paese perché Roma rappresenta lo Stato nell’immaginario collettivo, ma è sempre residuale il suo posto nelle scelte strategiche della politica”.
“Nell’ultimo Def, ad esempio, per il trasporto rapido di massa alla Capitale sono stati destinati appena 1,95 miliardi di euro: a Milano 3,4 miliardi, a Napoli 3,6, a Torino 1,7. Eppure Roma è la città, tra le grandi, che aspetta di più alla fermata dei mezzi pubblici. Roma non può più permettersi ulteriori attese, ha al contrario bisogno urgente di un confronto concreto con chi si candida ad amministrare la Città sulle proposte per i prossimi anni. Roma non teme il futuro, ma non può più aspettare”.
(Nella Foto Angelo Camilli, presidente di Unindustria)