Uno Bianca, i familiari delle vittime: “Desecretate gli atti”. Bignami: “Va fatto”

“Chiederemo al presidente del Consiglio Giorgia Meloni la desecretazione degli atti perché sono passati 32 anni dall’eccidio del Pilastro, vogliamo vedere la documentazione desecretata”. Così Alessandro Stefanini, fratello di Otello, uno dei tre carabinieri vittime della strage del Pilastro il 4 gennaio 1991.
In occasione della 32esima commemorazione dell’eccidio perpetrato dalla banda della Uno Bianca dei fratelli Savi, a Bologna, i familiari di Otello Stefanini, Mauro Mitilini e Andrea Moneta hanno avanzato questa richiesta. “In più – ha proseguito Stefanini – la Digos da più di un anno ha in mano il materiale per riaprire le indagini, ma come parenti non abbiamo avuto nessun tipo di informazioni, chiediamo di vedere a che punto sono ora le indagini. Ci sono molti lati oscuri ancora da rivedere”. Sulla presentazione di un esposto, annunciato in passato: “ci sta lavorando il nostro avvocato Gamberini – ha detto – e a breve anche con il supporto fondamentale di Ludovico Mitilini uscirà probabilmente qualcosa”. “Abbiamo cercato di rivedere tutti i passaggi oscuri di queste indagini – ha concluso – perché onestamente ci sono troppo cose che non quadrano”.

“I familiari hanno perfettamente ragione, è necessario arrivare a una desecretazione completa, e anche la digitalizzazione degli atti può essere importante per ricostruire una pagina oscura della nostra storia”. A dirlo è il viceministro alle Infrastrutture, il bolognese Galeazzo Bignami, presente alla 32esima commemorazione della strage del Pilastro perpetrata dalla banda della Uno Bianca a Bologna, annunciando che ne parlerà con il presidente Giorgia Meloni. “Temo che sia vero quando viene detto che tutto ciò che è accaduto non può essere accaduto senza delle coperture – ha aggiunto Bignami – bisogna che qualcuno si assuma la responsabilità di dirlo. Ora bisogna anche comprendere il livello di profondità di quelle coperture”. “Dobbiamo impegnarci per farlo – ha insistito – La richiesta di desecretazione degli atti va affrontata, risolta, perché è un passaggio fondamentale per arrivare alla verità, ne parlerò con il presidente Meloni. Questo è necessario per i familiari ma anche per la cittadinanza di Bologna”.