Va a finire che mandano Zuccatelli alla sanità del Lazio

Sanità Zuccatelli

Nella sanità del Lazio manca giusto Giuseppe Zuccatelli, lo straordinario commissario per la Calabria. Si parla del direttore Botti in uscita. Sarebbe fantastico immaginare il Nomask della Romagna in mezzo alle infermiere rimane nei suoi racconti osè con cui ha deliziato i videosocial.

Ma purtroppo per fare disastri nella sanità a Nicola Zingaretti non serve Zuccatelli. Gli basta Alessio D’Amato, che non si accorge di quello che accade in regione.

Daranno la sanità a Zuccatelli…

A partire dal casino negli ospedali. Ieri altra giornata campale. E Maurizio Gasparri ha affondato la lama sull’assenza di ossigeno. “Gli impianti di erogazione risultano inadeguati”.

Ovviamente da Zingaretti neppure una parola rispetto alla domanda su che cosa ha fatto la regione Lazio per preparare le strutture dedicate a far fronte all’emergenza sanitaria. E’ da primavera che lui e i suoi compari di governo ci hanno annunciato una seconda ondata di contagi in autunno, ancora più severa della precedente. Roma deve fare i conti con la saturazione di posti letto negli ospedali e il timore di non riuscire a contenere l’impennata del virus.

Zingaretti deve dare risposte.

I numeri della diffusione del virus e l’allarme lanciato dai medici mettono in evidenza l’incapacità politica di Regione e Comune a gestire la crisi sanitaria. Non ci sono stati controlli. Regione e Comune sono stati latitanti e hanno mandato avanti le loro seconde linee per dire che il Lazio e Roma sarebbero stati pronti a gestire una nuova crisi: colpevoli bugie.

L’affondo di Gasparri meriterà uno straccio di risposta?

Da Gasparri (Fi) alla Lega monta la protesta

Anche la Lega ha segnalato la crisi devastante del policlinico Umberto primo, segnatamente nel reparto di cardiochirurgia.

Zingaretti ha chiuso l’intero reparto per destinare i posti in terapia intensiva all’emergenza Covid. E i pazienti non possono più prenotare visite di controllo con i medici del Policlinico e non sanno a chi rivolgersi. Il Cup regionale non accetta più prenotazioni nemmeno in regime di libera professione e indica di rivolgersi direttamente al Policlinico per avere informazioni. Ma l’Urp dell’Ospedale che consiglia invece di chiamare in Regione per chiedere cosa stia succedendo.

Non è finita. Sempre la Lega, con il suo capogruppo Tripodi, interviene sulla denuncia dell’Anao-Assomed,  che definisce la gestione epidemica nel Lazio come un ’disastro organizzativo ed assistenziale’. Così come preoccupano le critiche espresse dagli autorevoli rappresentanti sindacali delle diverse categorie (Medici, Infermieri, farmacie e Medici di Base), che richiamano alle perplessità riguardo la gestione regionale e delle singole aziende sanitarie sull’emergenza in atto.

La domanda è d’obbligo. Un “miracolo” che ha fatto scampare alla regione Lazio il rischio zona arancione o rossa, che attende Zingaretti per dare risposte serie? Sta a vedere che la sanità laziale dovrà risollevarla Zuccatelli se gli va male in Calabria…