Va avanti il patto scellerato Raggi Zingaretti sulla nuova Malagrotta

Malagrotta 2 no valle galeria
Parliamo di un’area enorme, ben 135mila metri quadri, che già è chiamata la nuova Malagrotta. In pratica manca poco all’ora X, al momento in cui il progetto sarà depositato per l’autorizzazione e il mostro comincerà a muovere i suoi passi. Intanto la società di Lozza – che già gestisce le discariche di Civitavecchia e Roccasecca – prepara il cantiere.
La previsione degli esperti e’ che arriveranno in discarica circa cinquecento tonnellate di rifiuti al giorno. Per un quinquennio sfrecceranno decine e decine di autotreni ogno giorno dell’anno.

Ma non basterà…

Ma, nonostante la discarica di Monte Carnevale, Roma continuerà ad avere bisogno di altre soluzioni dove interrare tutti gli scarti e la fos prodotti dai tmb capitolini (o da altri impianti ‘intermedi’, anche di privati, di cui l’Ama per trattare o pretrattare l’immondizia raccolta). Sembra davvero una beffa, ma è la triste realtà.
Fino a un mese fa, ricorda Il Faro online, nella discarica di Colleferro ogni giorno venivano smaltite oltre 1.100 tonnellate di scarti di Roma, più del doppio del massimo di quanto sarà previsto nel progetto di Monte Carnevale. Una prospettiva (quella dell’insufficienza della nuova discarica) confermata anche dai numeri presenti nelle linee strategiche del piano industriale di Ama.

La municipalizzata capitolina ha stimato per il 2020 un fabbisogno di discarica per 374.000 tonnellate, che divise per 6 giorni a settimana (la domenica le discariche solitamente sono chiuse) fanno 1194 tonnellate al giorno. Dal 2021 al 2024 le necessità di discarica per la Capitale scendono da 319mila tonnellate a 295mila, che al giorno corrispondono come minimo (tra quattro anni) a 942 tonnellate, mentre per l’anno prossimo il fabbisogno sarà di 1.019 tonnellate quotidiane. Sempre troppe per i numeri che saranno contenuti nel progetto di Monte Carnevale.

Servirà un’altra Malagrotta

Questo significa che Roma, nonostante la volontà politica della Regione che vorrebbe una Capitale autonoma, continuerà ad avere bisogno delle discariche nel Lazio collocate fuori dai suoi confini territoriali e che, al momento, per due terzi riconducono alla Mad di Valter Lozza (la terza e’ la discarica di Viterbo). Di Malagrotta ne serviranno due…

Insomma, se i numeri del progetto della Ngr non cambieranno, anche con la discarica di Monte Carnevale in esercizio, Roma sarebbe incapace di non gravare (almeno per lo smaltimento) sugli altri territori della regione. E questo non mancherà di avere ripercussioni sul già vivace dibattito politico per l’approvazione del nuovo piano regionale dei rifiuti. In particolare sulla parte relativa alla necessita’ di costituire un ambito territoriale ottimale che riguardi solo la Capitale.

(foto da sito Fb stranotizie la protesta dei cittadini di valle Galeria)