Il vaccino che non c’è e Zingaretti ci manda le lettere a casa

Zingaretti vaccino

Premessa: il vaccino antinfluenzale sono riuscito a farlo sgattaiolando anzitempo dal mio medico e senza aspettare letterine di Nicola Zingaretti. Ma nessuno ci venga a raccontare la favola dell’efficienza della regione Lazio, che già ha dato pessima prova di sé persino col caos tamponi.

Ma sui vaccini Zingaretti e compagnia si stanno superando. E quella lettera che gli hanno fatto firmare, al governatore, per recapitarla nelle nostre case semmai dimostra che l’unico servizio efficiente è quello postale.

Propaganda di Zingaretti sul vaccino antinfluenzale

La mia casella whatsapp è inondata di copie della missiva. Le mandano amici e conoscenti abbastanza indignati. A questo giro con la propaganda si è esagerato. Anche perché il Pd attacca Fontana in Lombardia perché non ci sono abbastanza vaccini da quelle parti mentre qui notoriamente abbondano… Là se la sono presa col governatore leghista per i camici del cognato, mentre le mascherine di Zingaretti sono sparite assieme a tanti milioni di euro. E per i vaccini che non si trovano la regione Lazio ha diffidato la società che li doveva consegnare. Ma sempre a voi vi fregano i fornitori?

Ad oggi solo il 20% dei vaccini richiesti è giunto presso gli studi creando non pochi disagi non solo ai medici – ha denunciato in un’interrogazione il consigliere regionale Antonello Aurigemma di Fratelli d’Italiama anche e soprattutto ai mutuati che non effettuando il vaccino nei tempi previsti, rischiano di vanificare la campagna antinfluenzale tanto auspicata dalla comunità scientifica.

Interrogazione alla regione di Aurigemma (Fdi)

Chiede Aurigemma: “Quale sia nel dettaglio lo stato dell’arte del programma ‘vaccino antinfluenzale’ tanto decantato già a partire dal mese di agosto e che ad oggi, che ci avviciniamo a dicembre, sembra ancora una chimera per molti cittadini del Lazio.

E sembra incredibile che dopo tanta propaganda inutile, debba essere un’interrogazione dell’opposizione a dover ricordare a presidente e assessore alla sanità che con la salute non si dovrebbe proprio scherzare. E invece, ci tocca persino ricevere letterine da scherzi a parte. E lo vuole pure obbligatorio