Vaia spiega come si potrà tornare a vivere
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Prudenza comunque, dice il direttore sanitario dello Spallanzani Francesco Vaia. Che contro il coronavirus ha ingaggiato una battaglia durissima in questi mesi e l’ha raccontata con grande serietà a Il Giornale di Sallusti.
“L’osservazione empirica dei dati ci dice che siamo in una fase discendente ma non dobbiamo farci illusioni. Non si torna alla vita di prima in un giorno”.
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Vaia: controlli fino al vaccino
“Nel Lazio – sottolinea Vaia nell’intervista rilasciata a Francesca Angeli – siamo scesi a un indice di contagio dello 0,5 ma dobbiamo comunque mantenere la situazione sotto controllo fino al vaccino”.
Le situazioni più a rischio sono “certamente i trasporti, non possiamo tornare ad affollare le metropolitane o i bus. Questa – spiega – sarà una fase di ‘svezzamento’, di transizione: le persone devono mantenere le regole di distanziamento, curare l’igiene, indossare le mascherine, che in fondo ci hanno fatto riscoprire quanto sia importante guardarsi negli occhi”.
E si potrebbe tornare a messa
E le scuole? “Si devono escogitare formula innovative. Impensabili le classi di 30 alunni: occorrerà moltiplicare gli spazi. Gli istituti che hanno un giardino o ampie palestre possono riuscire a rispettare il distanziamento. L’organizzazione delle lezioni soprattutto per i più piccoli – dice Vaia – sarà il rebus più difficile da risolvere.
Ritengo invece sia possibile far tornare le persone in chiesa e nei luoghi di culto: con ingressi contingentati e le finestre aperte, in modo controllato”.