Valerio Mastandrea compie 50 anni: i mille volti da Rugantino a Ginko (video)

Valerio Mastandrea

Compie 50 anni nel giorno di San Valentino, Valerio Mastandrea, uno dei volti romani più noti del cinema italiano. Un volto, ma anche una voce popolarissima. È infatti anche la voce dell’Armadillo-coscienza di Zerocalcare nella serie Netflix di grande successo “Strappare lungo i bordi”. 

Nato a Roma, Mastandrea deve il suo lancio televisivo a Maurizio Costanzo che dal palco del suo show al teatro Parioli lo ha fatto conoscere al grande pubblico, successo televisivo poi confermato a “Quelli che… il calcio”: l’artista è tifosissimo infatti della Roma.
Dopo aver debuttato nel 1993 a teatro, Mastandrea esordisce l’anno successivo sul grande schermo con “Ladri di cinema”, diretto da Piero Natoli; ma il successo arriva nel 1996 grazie alle sue interpretazioni in “Palermo Milano – Solo andata” del regista Claudio Fragasso e in “Tutti giù per terra” del regista Davide Ferrario, pellicola che gli porterà la Grolla d’oro come miglior attore e il Pardo al Festival di Locarno.

Valerio Mastandrea e quel debutto al Maurizio Costanzo Show

Ormai Mastandrea è in questi anni già una star, ma non trascura il suo primo amore: il teatro. Tra il 1998 e il 1999 è Rugantino nella commedia musicale di Garinei e Giovannini, replicata per due anni ogni sera registrando sempre il tutto esaurito.
È un attore affermato al cinema ed in teatro, e gli piace rischiare: nel 2005 esordisce alla regia con il cortometraggio “Trevirgolaottantasette”, su soggetto di Daniele Vicari e sceneggiatura di Vicari e dello stesso Mastandrea. La tematica è delicata: le morti bianche in Italia, i morti sul lavoro; il titolo (3,87) è la media delle persone che in Italia muore sul lavoro ogni giorno.
Mastandrea nel 2007 è poi protagonista del film “Non pensarci” nel ruolo del musicista Stefano Nardini per la regia di Gianni Zanasi, due anni dopo torna a ricoprire lo stesso ruolo nel serial tratto dal film, in onda sul canale satellitare Fox.
Nel 2010 è il figlio della protagonista Anna, interpretata da Stefania Sandrelli, nel film di Paolo Virzì “La prima cosa bella”, per il quale vince il David di Donatello come miglior attore.

L’attore romano ha già vinto 4 David di Donatello

Sempre nello stesso anno esce nelle sale italiane il musical di Rob Marshall “Nine”, produzione hollywoodiana con Daniel Day-Lewis, Nicole Kidman e Penélope Cruz, nella quale Mastandrea recita nel ruolo di De Rossi. Sempre nel 2010 firma, insieme a Francesco Abate, il romanzo “Chiedo scusa” (Einaudi), con lo pseudonimo di Saverio Mastrofranco.
Nel 2011 recita nei film “Cose dell’altro mondo” e “Ruggine”. Nel 2013 vince il David di Donatello per il miglior attore protagonista per il film “Gli equilibristi” e il David di Donatello per il miglior attore non protagonista per il film “Viva la libertà”.

Nel 2013 Valerio Mastandrea scrive insieme a Zerocalcare la sceneggiatura per il film live “La profezia dell’armadillo”, tratto dall’omonimo fumetto dello stesso Zerocalcare. Nel 2014 esce postumo l’ultimo film di Carlo Mazzacurati “La sedia della felicità”, in cui l’attore recita al fianco di Isabella Ragonese. Mastandrea sostiene la produzione postuma di Mazzacurati, e conclude il montaggio, nel maggio 2015, del film “Non essere cattivo”, presentato fuori concorso alla 72^ Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e poi rappresentante italiano nella categoria Oscar al miglior film straniero agli Oscar 2016. Nello stesso anno esce nelle sale cinematografiche “La felicità è un sistema complesso”, film che lo vede candidato al David di Donatello e al Ciak D’Oro come migliore attore non protagonista.
Altri suoi film sono: “In barca a vela contromano”, “L’odore della notte”, “N – Io e Napoleone”, “Tutta la vita davanti”, “Un giorno perfetto”, “Romanzo di una strage” e “Perfetti sconosciuti”.
Nel 2015 Mastandrea ha prodotto il film “Non essere cattivo”di Claudio Caligari.