Valmontone, maxi rissa con bottiglie rotte e cacciaviti: arrestati (e rimessi in libertà) tre uomini

Una notte di pura follia a Valmontone, dove una lite tra tre uomini è degenerata in una vera e propria rissa da strada, tra urla, sangue e armi di fortuna come cacciaviti e bottiglie rotte. Quando i Carabinieri sono arrivati in via Casilina, si sono trovati di fronte a una scena da film: tre uomini feriti, in evidente stato di alterazione alcolica, intenti a colpirsi con violenza, senza alcun freno. Il tutto davanti agli occhi attoniti di chi ha assistito alla scena e ha subito chiamato il 112.
Rissa tra tre nigeriani a Valmontone
È successo nella notte tra sabato e domenica in via Casilina, a pochi passi dal centro abitato. I tre coinvolti – un 35enne, un 36enne e un 39enne, tutti di origine nigeriana e già noti alle forze dell’ordine – sono stati colti in flagrante dai militari della Stazione di Valmontone, supportati dai colleghi di Montelanico e dalla Radiomobile di Colleferro. Quando i carabinieri sono arrivati sul posto, hanno trovato i tre ricoperti di sangue, con ferite evidenti al volto e ancora con in mano oggetti contundenti. Nessuno dei presenti riusciva a fermarli.

Botte con bottiglie rotte e cacciaviti
I carabinieri hanno faticato non poco per bloccare e separare i tre uomini, che hanno opposto anche resistenza all’arresto. Dopo averli immobilizzati, i militari li hanno portati nei vicini ospedali di Palestrina e Colleferro per ricevere le cure del caso: due di loro hanno riportato ferite giudicate guaribili in 7 e 15 giorni. La violenza dell’aggressione ha fatto scattare l’arresto immediato per rissa aggravata e resistenza a pubblico ufficiale.
L’arresto e la decisione del giudice
Dopo le cure, i tre uomini sono stati trasferiti nel carcere di Velletri, in attesa della convalida dell’arresto. La mattina successiva, davanti al giudice del Tribunale di Velletri, i tre sono stati rimessi in libertà, ma con l’obbligo di firma quotidiana in caserma. Un provvedimento che lascia aperta la porta a nuove valutazioni giudiziarie, mentre le indagini proseguono per chiarire i motivi che hanno scatenato la violenta lite.