“Vedo i marziani, che volete da me, andate via”: aggressione a Torre Angela a suon di bottigliate in testa

Roma Polizia di Stato in azione

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“Vedo i marziani, che volete da me, andate via” erano le frasi sconnesse con cui un muratore 29enne, in preda agli effetti del crack, si è lanciato contro il villino di un medico sportivo di 70 anni in via Fabrizio Chiari, a Roma, l’8 luglio scorso.

Il violento blitz nella serata dell’8 luglio

Il giovane ha forzato l’ingresso posteriore del villino a schiera, brandendo una bottiglia di vetro e colpendo ripetutamente la testa della vittima senza apparente motivo. La moglie del 70enne ha chiamato il 112, mentre i vicini sentivano il frastuono dei vetri infranti e le urla in lingua sconnessa.

L’intervento rapido della Polizia di Stato

Poche decine di minuti dopo l’allarme, gli agenti delle Volanti hanno intercettato il 29enne a pochi isolati dal luogo dell’aggressione. In evidente stato di alterazione psico-fisica, il giovane ha opposto scarsa resistenza e, una volta portato in commissariato, ha realizzato solo dopo ore di trovarsi in stato d’arresto.

Vittima e condizioni cliniche

Il medico sportivo di 70 anni è stato soccorso dal 118 e trasportato in codice giallo al policlinico Casilino. I sanitari hanno diagnosticato una ferita lacero-contusa alla testa, con prognosi di 20 giorni, senza danni neurologici permanenti.

Accuse e sviluppi investigativi

L’uomo è stato incriminato per tentata rapina aggravata e lesioni personali. Gli inquirenti stanno indagando per identificare chi possa aver fornito lo stupefacente e valutano eventuali misure restrittive, considerata la sua pericolosità sociale.

Emergenza crack e sicurezza a Roma

L’episodio evidenzia l’allarme crescente legato all’uso di crack nei quartieri periferici. Le istituzioni locali sono sollecitate a intensificare controlli antidroga e servizi di supporto socio-sanitari, per proteggere cittadini e famiglie da fenomeni di violenza improvvisa e imprevedibile. Con l’arresto del 29enne, la Polizia di Stato dimostra efficacia e rapidità di intervento. Resta però prioritario un piano integrato che combini repressione dello spaccio, supporto alle dipendenze e potenziamento delle pattug