Velletri, Sanità nel caos: niente collaudo per la Tac annunciata a maggio (e costata 624 mila euro), pazienti mandati altrove

Ospedale Colombo Velletri

Nonostante gli annunci e l’entusiasmo dello scorso maggio, l’attesissima TAC di ultima generazione per l’Ospedale Colombo di Velletri non sarebbe mai entrata in funzione. A distanza di mesi, i cittadini ci raccontano che continuano a essere rimandati verso strutture romane o all’Ospedale dei Castelli per esami diagnostici fondamentali.

Il tomografo computerizzato 128 slice, finanziato con circa 624mila euro provenienti dal fondo del Giubileo 2025, avrebbe dovuto rappresentare un salto di qualità per la sanità del territorio. Le promesse includevano una diagnostica avanzata, una riduzione delle radiazioni e una maggiore capacità di intervento su patologie complesse. Ma, a oggi, il macchinario è solo un progetto incompiuto. L’ennesima promessa mancata.

Punto nascita riattivato, ma con ombre

A complicare ulteriormente la situazione, il punto nascita dell’Ospedale Colombo è stato riattivato nonostante non rispetti i criteri previsti dal Ministero della Salute, a seguito della chiusura del punto nascita di Anzio. Una decisione che ha sollevato non poche perplessità tra gli operatori sanitari e i cittadini, poiché i parametri ministeriali fissano standard rigorosi per garantire sicurezza e qualità nei reparti di ostetricia.

ASL senza guida e decisioni bloccate

A peggiorare il quadro, la ASL Roma 6 è attualmente priva di un direttore generale. La sanità locale sembra essere ostaggio di logiche politiche, con la nomina del nuovo dirigente bloccata in attesa di accordi tra i vertici regionali. Una paralisi amministrativa che si riflette direttamente sui servizi offerti ai cittadini, sempre più costretti a fare i conti con disagi e mancanze.

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La distanza tra annunci e realtà

Mentre l’Assessore al Bilancio Giancarlo Righini si congratula con la direzione della ASL per l’impegno dimostrato, la realtà dei fatti racconta una sanità territoriale in grande difficoltà. Per quanto riguarda la TAC, il problema sembrerebbe dovuto alla mancanza del collaudo. Cosa che ha portato all’impossibilità dell’utilizzo del macchinario. Ma il mancato funzionamento della TAC e la riapertura di un punto nascita sono solo due esempi di una gestione che sembra lontana dai bisogni reali della popolazione e sempre più vicina a logiche di consenso elettorale.