Veneziani: naufragio di Cutro, il governo non ha responsabilità. Pagina buia del nostro giornalismo

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“La speculazione nei confronti della tragedia di Cutro è veramente da avvoltoi e da sciacalli”. Non usa mezzi termini lo scrittore e saggista Marcello Veneziani, per commentare all’AdnKronos l’intervista sul tema di Roberto Saviano pubblicata ieri sulla “Stampa”. “Non sono emerse e non ci sono responsabilità del Governo né delle altre autorità politiche, civili o militari, preposte a controllo e vigilanza. La dinamica della tragedia non è assolutamente ascrivibile a una responsabilità di governo, dopo 600 miglia di navigazione e una accelerazione finale verso la riva nonostante il mare agitato, con una tecnica abbastanza in uso tra gli scafisti”.

Veneziani: Disgustoso sciacallaggio mediatico

Per Veneziani, “non esisteva alcuna possibilità di prevenzione. Quella di Cutro rientra fra le tragedie che si sono verificate nel corso degli anni e che si ripetono; solo che questa volta il Governo è di destra e di conseguenza c’è una chiamata in correo metafisica che prescinde totalmente dalla responsabilità. Questo sciacallismo è uno degli aspetti più disgustosi di queste pagine della politica e del giornalismo italiano”. Quanto al mancato omaggio davanti alle bare delle vittime da parte del premier Meloni, reso invece dal presidente Mattarella, “speculare su questo è davvero da miserabili – accusa Veneziani -. Credo siano intervenuti diversi fattori, tra cui quello di una probabile orchestrazione di una mobilitazione antigovernativa nel caso fosse andata lì la Meloni”.

Meloni che, a differenza di quando era all’opposizione, non parla più di blocchi navali… “Non credo abbia cambiato idea, ma quando si è all’opposizione si dice quel che è giusto in linea di principio, quando poi si è al governo occorrono concertazioni e appoggi internazionali”. Si potrebbe concludere che tra il dire e il fare ci sia, mai come in questo caso, il mare… “Appunto: e questo è l’aspetto tragico del fenomeno”.