Vergogna, i carburanti aumentano sempre con l’approssimarsi delle ferie

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Nuovo balzo delle quotazioni dei prodotti raffinati, nuovo balzo dei prezzi dei carburanti alla pompa. In forte rialzo le medie nazionali dei prezzi praticati nei distributori: la benzina in “fai da te” supera quota 1,9 euro/litro, il gasolio 1,76 euro/litro. Per la benzina siamo ai massimi da fine luglio 2022 (quando però era in vigore lo sconto sull’accisa di 30 centesimi al litro, al netto dello sconto siamo ai massimi dai primi di dicembre 2022), per il gasolio siamo ai massimi da metà aprile. Sono i dati della rilevazione di Staffetta Quotidiana,

Gli aumenti ormai sono una tassa occulta

“Gli aumenti di prezzo dei carburanti all’approssimarsi dell’estate rappresentano ormai una tassa occulta: un appuntamento fisso per gli italiani, che si ripete senza interruzioni di anno in anno. Il loro impatto sui conti delle famiglie è reale, specie perché vanno sommati nel corso di queste settimane alla già vastissima serie di rincari e aumenti che stanno influenzando e modificando le vacanze degli italiani”. Lo scrive il Codacons in un nota.

Consegunze immediate per i cittadini

Il Codacons torna a denunciare la stangata che, puntualmente, si sta abbattendo sui cittadini proprio mentre si avvicinano i picchi di traffico dell’estate. Con benzina e gasolio ai massimi da un anno le conseguenze per il portafogli dei cittadini sono immediate: considerato che milioni di cittadini si sposteranno in auto durante le prossime settimane e dovranno far fronte ai rifornimenti per l’esodo e il contro-esodo, la stangata raggiungerà la ragguardevole cifra di 800 milioni di euro a titolo di maggiore spesa per il carburante rispetto a due anni fa.

Rialzi puntuali come il Festival di Sanremo…

“Un’abitudine quella dei rialzi estivi ormai consolidata, nota a tutti e quasi attesa, come il Festival di Sanremo; una prassi che – nonostante le promesse elettorali – nessun governo è mai riuscito a fermare”, dichiara il presidente del Codacons Carlo Rienzi.

Penalizzato il comparto agroalimentare

A subire le conseguenze dei rincari di benzina e gasolio è l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere attorno a un terzo sul totale dei prezzi al consumo per frutta e verdura, che fanno registrare rispettivamente un aumento del 13,9% e del 20%. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati Istat sull’inflazione a luglio, che fanno registrare un aumento del 10,7% per i prezzi dei prodotti alimentari rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.