Vergogna Lamorgese, nega aiuto al sindaco di Lampedusa assediata

Vergogna Lamorgese

La vergogna di uno Stato che non c’è, un ministro come la Lamorgese che si nega al sindaco di Lampedusa, sbarchi a frotte. Ma che intenzioni hanno al ministero dell’Interno? E Draghi lascia cadere nel vuoto le sue parole sui limiti superati dall’Italia quanto ad accoglienza di clandestini? O doveva solo fare prove di durezza di fronte a Erdogan quando le ha pronunciate?

Al povero sindaco dell’isola più esposta, Filippo Mannino eletto da poco e già nei guai per l’invasione che deve affrontare, rimane solo da sperare in un solo leader politico, Matteo Salvini, che non intende abbandonare l’isola. Perché alla signora Lamorgese di Lampedusa non frega proprio nulla: anche stamane ha fatto rispondere al sindaco che chiedeva aiuto e un incontro di non essere disponibile prima della fine del mese.

Vergogna Lamorgese su Lampedusa

Tanta sfrontatezza è sempre più evidente nel comportamento della signora del Viminale, la cui presenza in quel ministero è davvero intollerabile. Sono 1800 ormai i clandestini sbarcati e nell’hotspot di Lampedusa ci sono appena trecento posti disponibili. Che cosa deve fare il sindaco, signora ministro? Scappare perché lei se ne frega?

Dall’inizio dell’anno gli arrivi hanno sfondato quota 30mila: nello stesso arco temporale, nel 2021 erano sotto i 23mila.

L’allarme del sindaco è replicato dal suo vice Attilio Lucia (Lega), che è in stretto contatto con il capo della Lega che ha annunciato: “Presto sarò sull’isola”.

Venerdi 15 Salvini di nuovo a processo

Venerdì prossimo, 15 luglio, Salvini sarà ancora nell’aula bunker dell’Ucciardone a Palermo per il caso Open Arms: rischia fino a 15 anni di carcere per aver contrastato l’arrivo di clandestini.

La Lamorgese evidentemente pensa invece di essere premiata con questo suo indisponente atteggiamento. Ma chi serve le istituzioni – e non se ne serve – ha il dovere di ascoltare gli allarmi di chi sta in trincea come i sindaci.

E quella di Lampedusa è la trincea più esposta d’Italia: lo Stato non può permettersi di negare la propria presenza. È una vergogna, signora Lamorgese.