Vi ricordate Piazza Tevere? Oggi c’è solo fango e degrado

Ci ricordiamo tutti degli esperimenti estivi messi in campo dalla Raggi e dalla giunta a cinque stelle. Per avvicinare i Romani al loro fiume, secondo la propaganda di allora. Creando delle vere e proprie stazioni balneari attrezzate. Quella tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini si chiamava Piazza Tevere, mentre più a sud in prossimità di Ponte Marconi era sorto il Tiberis. Gli allestimenti prevedevano un po’ di prato verde finto, qualche centinaia di sdraio disposte su più file e un po’ di ombrelloni. Un esperimento che del resto era fallito subito, con le banchine attrezzate quasi sempre semivuote. Normale, Roma non è Parigi. Dove la Senna è certamente tenuta meglio. Ma soprattutto agli abitanti della città eterna basta mezz’ora di macchina per andare al mare. Quello vero. E allora tranne pochi casi, nessuno si accontenta del surrogato. Soldi pubblici investiti male, si potrebbe pensare. Ma ora va anche peggio. Perché alcune di quelle attrezzature sono rimaste sugli argini. E con le recenti piene sono finite in parte in acqua. Aumentando degrado e inquinamento. Come se al Tevere mancasse quest’ultimo affronto.

La Raggi insiste, ma Piazza Tevere fa flop come Tiberis e i parchi urbani (video)

A Piazza Tevere pezzi di prato tra la rete e il fiume. A Tiberis fango e abbandono

Luca Laurenti, un cittadino volenteroso, ha filmato lo stato in cui è ridotta Piazza Tevere. Lo stabilimento balneare sul fiume tanto voluto dalla Raggi quest’estate, situato tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini. Dopo l’ultima piena infatti, pezzi del prato finto messo sugli argini e non rimosso si sono staccati. In parte finendo nel corso d’acqua, e per il resto incagliandosi nella rete di protezione. Anche quella mai tolta dalle sponde del fiume. Il risultato è un degrado assoluto, con i tristi resti di quella che evidentemente era solo una facile propaganda che penzolano nel nulla. Ma a Ponte Marconi non va meglio. Anche qui fango e incuria, con pezzi di allestimento abbandonati. E pronti a cadere in acqua alla prossima piena. Una situazione indecente è intollerabile, denunciata con forza anche da Legambiente. Che ha sollecitato la Raggi e il comune ad intervenire prima che sia troppo tardi.

Legambiente all’attacco della Raggi

“Operazioni come quelle della spiaggia di Ponte Marconi e dell’area attrezzata sul fiume sotto Ponte Sisto, oltre ad essere discutibili per non aver di certo migliorato l’estate dei romani, diventano anche un pericolo ambientale per tutto il resto dell’anno” ha fatto notare Roberto Scacchi, numero uno dell’associazione ambientalista nel Lazio. Che in un comunicato della nota associazione ambientalista ha rincarato la dose. “Il rischio è che “se il comune non prevvederà” a rimuovere i rifiuti di ponte Marconi e la rete di plastica di ponte Sisto “finirà per farlo la prossima piena” ha sottolineato il presidente regionale di Legambiente. E tutto questo stride con  l’intenzione, spesso sbandierata, di salvaguardare e valorizzare il Tevere. Ma forse era solo propaganda”.

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