Via al set di ‘La sera a Roma’: Rocío Munoz Morales, Martina Stella e Ricky Memphis nel nuovo film di Vanzina

Enrico Vanzina a Roma per il suo nuovo film

Roma torna a recitare se stessa. Dal 9 al 15 ottobre le vie di Monteverde cambieranno volto: via Alberto Mario, via Anton Giulio Barrili e via Leone XIII diventeranno set cinematografico per il nuovo film dei fratelli Vanzina, dal titolo La sera a Roma. L’operazione ha il sapore di un ritorno alle grandi produzioni che trasformano la Capitale in un vero e proprio teatro a cielo aperto.

Le star e la macchina del cinema

Il cast è di quelli che puntano a catturare il grande pubblico: Rocío Muñoz Morales, Martina Stella e Ricky Memphis. Tre volti noti del cinema e della televisione italiana, riuniti sotto la regia di Enrico Vanzina, in un progetto che promette di raccontare la città nella sua dimensione più intima e notturna.
Il film racconta la storia di Federico, giornalista romano, che dopo l’omicidio di un giovane attore che aveva appena incontrato, si ritrova principale sospettato, costretto a difendersi mentre la sua vita privata viene scrutata.

Monteverde blindato per una settimana

Per consentire le riprese di scatteranno divieti di sosta e rimozione forzata h24. In via Alberto Mario, dall’incrocio con via Barrili fino a via Cesari, le auto dovranno sparire. Stesso copione in via Barrili, con la sosta interdetta a partire dal fronte civico 50-D, mentre sette maxi-mezzi tecnici troveranno spazio in via Leone XIII, in un tratto già congestionato dalla presenza di autobus e intenso traffico quotidiano.

Il provvedimento è chiaro: rimozione immediata per chi non si adegua. Da un lato, le riprese portano indotto economico, visibilità internazionale e un ritorno d’immagine per Roma. Dall’altro, i cittadini della zona devono fare i conti con parcheggi inesistenti e viabilità.

Il fascino eterno della città-set

In ogni caso, il richiamo di Roma per il cinema resta irresistibile. Da Fellini a Sorrentino, la Capitale continua a offrire scenari unici che nessun’altra città può replicare. Il titolo scelto dai Vanzina, La sera a Roma, non è casuale: richiama quell’atmosfera sospesa, dolceamara, che solo la città eterna riesce a restituire.

Il rischio, semmai, è che dietro il fascino della pellicola resti l’amaro in bocca di chi, in quei giorni, dovrà girare a vuoto in cerca di un parcheggio o affrontare deviazioni improvvise. È il prezzo della “grande bellezza”, che ancora una volta si gioca sul crinale sottile tra arte e divieti di sosta.