Via Pretoriano, è uno schifo: è pericoloso anche passarci (video)
Stavolta Simone Carabella ci documenta un ennesimo scandalo gravissimo, al di là di ogni immaginazione, in via Pretoriano. Via Pretoriano è una strada dritta, lunga, centralissima, nel I municipio. Va dal viale dell’Università a via dei Ramni, a San Lorenzo. Da una parte vi sono edifici pubblici, come il palazzo dell’Aeronautica, e dall’altra le rovine di mura romane e dei prati. Ebbene, in questa strada, che è nella capitale d’Italia, al centro, è pericoloso passarci anche di giorno. Mentre la sera e la notte è assolutamente impossibile. Nei prati vi sonmo tende, materassi, coperte, accampamenti abusivi, suppellettili di ogni genere e ovviamente sporcizia.
Via Pretoriano fuori controllo
Cosa è accaduto? Quello che accade ormai in molte altre parti di Roma. Decine di immigrati hanno preso possesso manu militari di questa przione di territorio e non tollerano che ci si passi. Qui spacciano, trafficano, minacciano e intimidiscono i passanti, a maggior ragione se sono donne. Carabella c’è andato e ha documentato lo schifo di questa strada. Strada interdetta ai cittadini romani perché un gruppo di immigrati clandestini e violenti ha deciso di impossessarsene. Carabella cammina e vede ogni tipo di degrado: due uomini che fanno sesso in pieno giorno, all’aperto, un altro che orina in pubblico. Qualcuno gli fa capire che non è gradito, e non si capisce perché, dato che lui sta solo camminando.
I clandestini bivaccano e spacciano in pieno giorno
Carabella non si capacita, non riesce a comprendere come mai intere porzioni di territorio debbano essere preda di predoni ai quali nessuno dice nulla. Ma in questo Paes eil vagabondaggio e lo spaccio di droga sono ancora reato? Cominciamo a dubitarne. A Roma purtroppo anche le forze dell’ordine tirano a campare, lasciano correre, anche perché sanno che non possono fare nulla. La “cultura” di questi clandestini, che nessuno ha invitato a venire qui da noi con la forza, non invitati, debba loro consentire tutto. Carabella si augura che presto o tardi i romani possano riprendersi la loro città e cacciare questa gentaglia da dove è venuta.