“Viaggio al centro della notte”: lotta contro le stragi del sabato sera nel libro di Luca Maurelli

La lotta contro le stragi del sabato sera, causate dall’abuso di alcol e droghe sono al centro del libro e del progetto educativo “Viaggio al centro della notte”, del giornalista del Secolo d’Italia Luca Maurelli. L’iniziativa ha ricevuto un importante riconoscimento nell’onorificenza assegnata dal presidente SergioMattarella ad Angela Buanne. Nominata dal presidente Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Tra i premiati del Colle conferite “motu proprio” dal presidente nel 2020 e nel 2021 65 cittadini distintisi per atti di eroismo e impegno civile. Tra cui la signora Buanne, napoletana, 54 anni, madre di una
ragazza morta nel 2015 per un incidente causato dal fidanzato ubriaco. Che è stata scelta “per il suo contributo alla causa della sensibilizzazione presso i giovani sul tema della sicurezza stradale e del contrasto all’alcolismo e alle stragi del sabato sera”.
La motivazione dell’onorificenza ad Angela Buanne
Questa la motivazione dell’onorificenza che premia il percorso didattico iniziato, tra Roma (con incontri al Carlo Emery e al Calamandrei) e Napoli, con gli studenti. Ai quali Angela e Luca Maurelli propongono un format di video e testimonianze. Tutte sul tema degli sballi e della sicurezza stradale, in una chiave di prevenzione. “Angela Buanne – è scritto sul sito del Quirinale – è la madre di Livia Barbato, deceduta poco più che ventenne nel luglio 2015 per le ferite riportate in un incidente stradale causato dal fidanzato. Costui, in stato di ebrezza, guidò contromano per diversi chilometri. Nello stesso incidente perse la vita il conducente dell’auto proveniente dal verso giusto di marcia.

Il libro “Viaggio al centro della notte” di Maurelli racconta la tragedia
La vicenda della figlia raccontata nel libro “Viaggio al centro della notte” del giornalista Luca Maurelli che affronta più in generale la piaga delle stragi del sabato sera, dell’alcolismo giovanile e degli sballi facili. Grazie al sostegno della Fondazione Ania (Associazione nazionale imprese assicuratrici) e della fondazione Exodus di Don Antonio Mazzi, Angela, accompagnata da Luca Maurelli, gira le scuole per incontrare gli studenti e sensibilizzarli sul tema della sicurezza stradale”.
In una notte di luglio del 2015 un’auto con a bordo una coppia di fidanzati, dopo una serata in discoteca, improvvisamente invertì la marcia sulla Tangenziale di Napoli. Iniziando un “contromano” che durò sei interminabili minuti e si concluse con uno schianto che uccise due persone. Un padre di famiglia, che arrivava dalla parte giusta, Aniello Miranda, 48 anni, e Livia Barbato, artista 21enne che era a bordo della vettura che veniva dalla direzione sbagliata guidata da Nello Mormile, un dj 28enne, che uscì miracolosamente indenne.
L’autista uscì indenne dallo schianto
Era ubriaco, guidò nel verso sbagliato, dopo una manovra folle, un contromano iniziato proprio davanti a un casello illuminato, segnalato, da lui ben conosciuto. E finito con un tragico schianto all’altezza del casello di Fuorigrotta. Da subito i giornali parlarono di un’azione suicida premeditata, forse di una possibile vendetta, di una punizione inflitta dal dj alla sua ragazza. E di coraggiosa lotta di una donna contro un uomo senza controllo. Scattò l’arresto, il dj finì in carcere, iniziò la ricerca della verità. Nel luglio del 2016 arrivò la condanna di Mormile per duplice omicidio volontario (dolo eventuale). Il processo di appello si è concluso con la riduzione della pena a dieci anni (colpa cosciente), non ci sarà ricorso in Cassazione.