Vicenza, ricostruita la sparatoria: il marocchino ha esploso più colpi contro i militari

carabinieri ambulanza (2)

Si procederà mercoledì prossimo all’esame autoptico dell’uomo di origini nordafricane che ha dato in escandescenze ieri mattina per strada nel vicentino ed poi è rimasto ucciso in un conflitto a fuoco con i carabinieri. Si tratta di un cittadino marocchino residente a Scafati, Soufine Boubagura, risultato sprovvisto di documenti. L’uomo avrebbe sparato più volte nei confronti dei carabinieri e dei vigili urbani, urlando anche in più occasioni “Allah Akbar”. A quanto ricostruisce la procura di Vicenza tutto è cominciato nella mattinata a Breganze, quando una pattuglia del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Thiene è intervenuta in seguito a varie segnalazioni che indicavano una persona in evidente stato di alterazione psico-fisica che causava pericolo alla circolazione, anche con tentativi di aggressione agli utenti della strada.

Il marocchino pur colpito dal taser è riuscito a prendere la pistola al carabiniere

La pattuglia – composta da un vice brigadiere e da un appuntato scelto – a quel punto ha individuato all’altezza della rotonda tra via Bassano del Grappa e via Crosara un persona di origine nord-africana vestita con una tunica di colore scuro. Secondo la prima ricostruzione dei Carabinieri, spiega la procura, l’uomo – che avrebbe ripetutamente pronunciato le parole “Allah Akbar” – avrebbe tentato di aggredire fisicamente i militari dell’Arma. Tanto che “il capo-pattuglia, previo avvertimento, era costretto a fare uso per due volte del taser in dotazione”. L’uomo, però, nonostante fosse stato colpito dal taser, si è avvicinato all’Appuntato in procinto di lanciare l’allarme radio dall’autovettura di servizio, spintonandolo e facendolo cadere sul sedile anteriore del veicolo.

L’aggressore tentava di sparare più volte contro i militari

Nel corso della colluttazione l’aggressore è quindi riuscito a impossessarsi della pistola d’ordinanza del militare che prima ha puntato verso il vice Brigadiere – che nel frattempo si era riparato dietro un muretto – tentando ripetutamente ma invano di armare la pistola. Poi, all’arrivo sul posto di un equipaggio della Polizia Locale “Nordest Vicentino”, con a bordo gli Istruttori Castelli e Frusti, il nordafricano gli ha esploso più colpi contro, colpendo Frusti mentre questi tentava di allontanarsi volgendo le spalle all’aggressore, causandone la caduta all’interno di un fossato. Frusti a questo punto raggiunto dall’uomo il quale indirizzava l’arma contro di lui, senza riuscire ad esplodere i colpi. In aiuto al vigile urbano è sopraggiunto il vice Brigadiere che ha sparato più colpi con la pistola di ordinanza, uccidendo il nordafricano.

Sequestrate le armi utilizzate nella sparatoria

Frusti ricoverato presso il Reparto di rianimazione dell’ospedale di Santorso con diagnosi “pneumotorace con ferita aperta nel torace”, mentre all’Appuntato scelto diagnosticata solo una contusione alla coscia. Sul luogo del fatto si è presentata spontaneamente la sorella di Boubagara con il marito, unica parente dell’uomo residente in Italia. Il vice Brigadiere che ha esploso i colpi all’indirizzo del marocchino è indagato per omicidio, commesso per eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi. Il magistrato della Procura intervenuto sul luogo ha proceduto al sequestro di entrambe le armi della disponibilità dei militari, quella sottratta dal Boubagara all’appuntato e utilizzata per le lesioni inflitte all’Istruttore Frusti e l’altra utilizzata dal vice Brigadiere.