Vigliacca e macabra messinscena della sinistra: manichino della Meloni appeso a testa in giù

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Ennesima violenza degli oppositori del governo democraticamente eletto. Gli antagonisti antifascisti hanno colpito ancora. “Abbiamo appeso un manichino di Giorgia Meloni, vestita da militare, a testa in giù. Tra poche settimane arriverà in città. Non sarà mai la benvenuta a Bologna”. Gli attivisti del Cua – il collettivo universitario autonomo, e il Laboratorio Cybilla, hanno organizzato un corteo in centro a Bologna “a pochi giorni dal decreto anti-rave” approvato dal Governo Meloni. Il prefetto Attilio Visconti commenta: “Voglio stigmatizzare questo episodio deplorevole. Non mi è mai successo nella mia carriera di prefetto di dover vedere una cosa del genere, che va contro ogni logica democratica e politica, che invece deve basarsi sul confronto e sulla dialettica”.

Indignazione, ma solo da una parte

L’indignazione, finora. è venuta a senso unico. “Molto grave quanto avvenuto oggi a Bologna, dove esponenti dei collettivi della sinistra hanno sfilato in corteo con un manichino raffigurante il presidente Meloni esposto a testa in giù. Ci auguriamo che gli autori di questo vergognoso atto intimidatorio siano individuati e soprattutto ci aspettiamo una netta e inequivocabile condanna da parte di tutte le forze politiche, sinistra in primis. Solidarietà e vicinanza al presidente del Consiglio Giorgia Meloni”. Lo dichiara il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

Donzelli: inaccettabile violenza della sinistra

Il manichino di Giorgia Meloni impiccato a testa in giù in piazza a Bologna è un pericoloso e inaccettabile segnale di violenza. Nessuno, nemmeno chi siede nelle aule istituzionali e ha fomentato odio contro la destra per raccattare qualche voto, può esimersi dall’indignarsi. Oggi prendono di mira il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ma in questa spirale domani potrebbe accadere a chiunque altro. Adesso Pd, sinistra e M5s, si degnino almeno di condannare questa vergogna”. Lo dichiara il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli.

Foti: il Pd prenda subito le distanze

“A Bologna un manichino del presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stato appeso testa in giù durante una manifestazione dei collettivi contro il governo. Sacrosanto è il diritto di manifestare il proprio dissenso. Inaccettabile è invece l’incitamento alla violenza. Il Pd prenda immediatamente le distanze dall’ennesimo vergognoso episodio di demonizzazione dell’avversario politico”. Lo dichiara in una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti.