Villa Pamphilj, trovati i corpi di una neonata e di una donna. Marco Doria: “Non è la prima volta che succedono cose inquietanti”


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Una scena agghiacciante, che ha scosso profondamente la Capitale. Nel pomeriggio di ieri, a Villa Doria Pamphilj, polmone verde e storico cuore della città, sono stati trovati i corpi senza vita di una neonata e di una donna. Il ritrovamento è avvenuto lungo un sentiero nei pressi del quarto ingresso del parco, in viale Vittoria Nenni, poco dopo un bistrot molto frequentato nel weekend. Il primo corpo a essere scoperto è stato quello della bambina, avvolto in una copertina accanto a una siepe. Aveva un’età stimata tra i 6 e i 12 mesi. Poco più avanti, a circa cento metri di distanza, gli inquirenti hanno rinvenuto, all’interno di un sacco nero, anche il cadavere di una donna, presumibilmente la madre. Le due vittime erano separate da uno spazio sufficiente a far pensare a un possibile tentativo di depistaggio, ma i dettagli sono ancora pochi e le ipotesi aperte. Sul posto sono immediatamente intervenuti gli agenti della squadra mobile e della polizia scientifica, insieme ai sanitari del 118 e al pubblico ministero di turno, che ha disposto l’autopsia su entrambi i corpi. Le indagini sono in corso per comprendere se vi sia un collegamento diretto tra i due decessi e, soprattutto, per identificare le vittime.

Marco Doria: “Conosco metro per metro quella zona. Non è la prima volta che succedono cose inquietanti”

Abbiamo raccolto una testimonianza esclusiva di Marco Doria, ex presidente del Tavolo per la riqualificazione dei Parchi e delle Ville Storiche di Roma Capitale, attualmente membro della II Commissione Speciale Antimafia, che conosce Villa Doria Pamphilj come le sue tasche. “Quell’area la conosco bene. Nel 2020, durante una battuta con i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, cercavamo un latitante romeno ricercato per un tentato omicidio nei confronti di un luogotenente dei carabinieri. Lo scovammo proprio lì, dove oggi sono stati trovati i due corpi. Il mio ufficio era all’interno della villa, a poche centinaia di metri. È una zona che da sempre monitoravamo, specie nei fine settimana”. Doria descrive un contesto tutt’altro che idilliaco: “Villa Pamphilj di notte si trasforma. Diventa un punto di riferimento per senzatetto, tossicodipendenti, persone ai margini. In certe zone puoi davvero trovare di tutto.” Marco Doria sottolinea anche la frequentazione abituale della zona da parte della comunità peruviana di Roma, in particolare per raduni informali e partite di calcio: “In quei fine settimana spesso interveniva anche la polizia locale del XII gruppo per sanzionare accensione di fuochi, abbandono di rifiuti, bottiglie e lattine. Non sono mancati episodi di risse, soprattutto per abuso di alcol. Se vogliamo capire cosa è successo, è indispensabile ascoltare chi vive quotidianamente quell’area”.

Una tragedia che solleva interrogativi sulla sicurezza nei parchi di Roma

Il duplice ritrovamento non solo getta un’ombra tragica sul parco più grande di Roma (ben 184 ettari), ma riporta sotto i riflettori il tema della sicurezza nelle aree verdi urbane, troppo spesso abbandonate a se stesse, soprattutto nelle ore serali. I residenti della zona, già da tempo, lamentano scarsa illuminazione, presenza fissa di accampamenti abusivi, e un generale senso di insicurezza. Ma finché una tragedia non riporta in auge il problema, pare che poco si muova. Ora la speranza è che questa vicenda serva da spartiacque.

Ipotesi e indagini in corso

La procura non esclude alcuna pista. Le analisi medico-legali e i rilievi scientifici saranno determinanti per comprendere se si tratti di un duplice omicidio o di un drammatico gesto estremo di una madre in difficoltà. La distanza tra i corpi e la modalità di occultamento fanno però pensare a un atto deliberato, forse compiuto in momenti differenti. Intanto gli investigatori stanno lavorando per identificare le vittime, partendo dai pochi indizi presenti sul luogo e da eventuali testimonianze. Decisivo potrebbe essere il contributo di chi frequenta abitualmente la zona, in particolare nei weekend.

Villa Pamphilj tra bellezza e abbandono

Quello che dovrebbe essere un gioiello paesaggistico e storico – amato da famiglie, sportivi, turisti – continua ad alternare momenti di vita e degrado. Le istituzioni parlano di riqualificazione, ma la cronaca racconta altro. “Abbiamo bisogno di più controllo, più presenza dello Stato. E soprattutto di non dimenticarci dei parchi una volta passata l’emergenza mediatica”, conclude Marco Doria.