Villa Sandra, da simbolo della ‘ndrangheta a rifugio per militari separati. Il progetto del Movimento Genitori Separati

Da bene confiscato alla criminalità organizzata a luogo di accoglienza per i militari in difficoltà familiare. È questa la nuova destinazione d’uso pensata per Villa Sandra, storica proprietà sequestrata alla ‘ndrangheta nel 2011 e oggi oggetto di un bando pubblico di assegnazione. A farsi promotore di questa rinascita civile è il Movimento Genitori Separati APS, guidato dal Presidente e Fondatore Marco Andrea Doria, che ha deciso, ancora una volta, di “metterci la faccia”.
Un bene confiscato che torna ai cittadini: il caso Villa Sandra
Villa Sandra rappresenta uno dei tanti beni sottratti alla criminalità organizzata e riconvertiti a uso sociale grazie alla legge n. 109/1996 sull’utilizzo pubblico dei beni confiscati alle mafie. Situata a Fornello, in provincia di Roma, la villa è stata per anni un simbolo del potere economico della ‘ndrangheta nel Lazio. Oggi, grazie al bando pubblico attivato dal Comune e supportato da Avviso Pubblico, si apre la possibilità concreta di trasformare quel luogo in uno spazio dedicato a chi ha servito lo Stato e ora vive una fase di fragilità: i militari separati.

L’iniziativa del Movimento Genitori Separati APS
Il Movimento Genitori Separati APS, iscritto al Registro Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), ha presentato ufficialmente la propria candidatura al bando, con un progetto ben strutturato e ad alto valore sociale. Grazie ai protocolli d’intesa già sottoscritti con i sindacati dell’Arma dei Carabinieri e dell’Esercito Italiano, il progetto mira a fornire ospitalità temporanea ai militari separati che si trovano in una condizione di disagio abitativo, spesso aggravato dalle conseguenze di una separazione giudiziale.
“La nostra missione è offrire dignità e supporto a chi si trova improvvisamente senza una casa e con un ruolo genitoriale difficile da esercitare”, spiega il Presidente Marco Andrea Doria, da sempre in prima linea nelle battaglie civili per il riconoscimento dei diritti dei padri separati.
Una casa per ricominciare e un luogo per i figli
Secondo il progetto presentato al bando, Villa Sandra diventerà un punto di accoglienza per i militari separati, con la possibilità di usufruire di un alloggio per un massimo di 180 giorni, rinnovabili in caso di necessità. La struttura prevede stanze riservate ai genitori e ai loro figli, con aree giochi e spazi condivisi per permettere ai padri di trascorrere del tempo di qualità con i propri bambini, anche durante i fine settimana.
“Sappiamo quanto sia difficile per un padre separato, soprattutto se militare e quindi accasermato, passare del tempo con i propri figli. Vogliamo offrire loro un ambiente sereno, protetto e accogliente”, prosegue Doria. Non si tratterà solo di ospitalità, ma anche di un punto di aggregazione sociale e sostegno psicologico, con il coinvolgimento di professionisti e volontari.
Un modello nazionale: dal Lazio all’Italia
Quello di Villa Sandra non è un caso isolato. Il progetto rappresenta il primo tassello di un’iniziativa nazionale, che potrà essere replicata su tutto il territorio italiano grazie ai protocolli già in essere con le principali Forze dell’Ordine e le Forze Armate. L’obiettivo è quello di creare una rete di strutture di supporto per militari separati che affrontano situazioni critiche a causa della mancanza di un alloggio adeguato o della difficoltà di mantenere un rapporto costante con i figli.
Un simbolo di riscatto e legalità
Villa Sandra potrebbe presto diventare un emblema di riscatto civile e restituzione sociale, trasformandosi da roccaforte mafiosa a rifugio per chi ha giurato fedeltà alla Repubblica. Un’iniziativa che non solo restituisce dignità ai beni confiscati, ma anche alle persone che, troppo spesso, restano invisibili nei passaggi burocratici delle separazioni. “Noi ci mettiamo la faccia, sempre. E questa battaglia la portiamo avanti per tutti quei padri che hanno servito il Paese, ma che rischiano di perdere tutto: casa, figli e dignità”, conclude il Presidente del Movimento, Marco Andrea Doria.
