Violenza di gruppo a Trastevere sulla campionessa azzurra: 3 giovani a processo

Tre calciatori sardi saranno processati con rito abbreviato per violenza sessuale di gruppo su una giovane campionessa azzurra, già partecipante alle Olimpiadi. I tre uomini, il 6 febbraio 2022, avvicinarono e molestarono la giovane all’interno di un locale di Roma a Trastevere. Si tratta di due 38 e un 36enne che, questa mattina, comparsi davanti al Gip, hanno chiesto il rito alternativo. La ragazza era nel locale quando i tre le chiesero una foto e, subito dopo, cominciaro le molestie che sfociarono in una lite con gli amici della donna.
La campionessa azzurra è stata abusata da tre calciatori dilettanti che, circa un anno e mezzo fa, l’hanno palpeggiata nelle parti intime mentre facevano un selfie con la campionessa (di cui non scriviamo il nome a tutela della vittima). Un reato che già di per sé è odioso, ma che in questo caso sfocia nel disprezzo di chi è più debole, di chi lotta per raggiungere faticosamente dei traguardi, di chi è già stato messo a dura prova dalla vita e ogni giorno paga un conto salato con il destino avverso.

La violenza sulla campionessa: avvicinata con la scusa di un selfie
Come riporta il Messaggero, gli abusi sessuali risalgono al 6 febbraio del 2022 e sono avvenuti di fronte a diversi testimoni, anche se la campionessa ha trovato la forza di denunciare ai carabinieri i fatti soltanto un paio di settimane dopo. Ecco la ricostruzione del Messaggero: “La giovane campionessa, più volte salita sul podio alle Olimpiadi, si trovava in compagnia di alcuni suoi amici all’interno di un locale molto in voga della movida trasteverina, alle spalle di piazza Trilussa. Seduti a un altro tavolo c’erano i tre imputati, tre calciatori dilettanti originari della provincia di Oristano, venuti a Roma per una vacanza. A un certo punto, dopo averla riconosciuta, le si sono avvicinati e le hanno chiesto di scattare una foto insieme. Approfittando della situazione inizialmente goliardica, con un gesto improvviso, «hanno inserito le mani nel pantalone della vittima, dopo averla accerchiata» come un branco, costringendola a subire il «palpeggiamento delle parti intime», si legge nel capo di imputazione.
L’atleta non ha avuto neanche la forza di reagire: gli amici che erano in compagnia della vittima, abituati al suo successo tra i fan ma non a situazioni simili, hanno avuto un’accesa discussione con i tre che, dopo un cenno di rissa, hanno abbandonato il locale. Ora il processo con un’accusa pesantissima: violenza sessuale di gruppo.