Virginia in alto mare. Ad Ostia la Raggi perde la bussola

La sindaca Raggi sembra trovarsi letteralmente in alto mare. Non solo per le faide interne della galassia grillina. Che rischiano di comprometterne la ricandidatura tra meno di un anno alla poltrona di prima cittadina della capitale. Ma anche in senso letterale, per quanto riguarda la situazione del litorale di Roma. E la gestione della prossima estate balneare, che non appare facile. Specie dopo le lunghe chiusure causate dal rischio coronavirus. E con le nuove regole sul distanziamento sociale e anti assembramento che ridurranno di molto la portata ricettiva delle strutture costiere. Come ad Ostia per esempio. Dove gli stabilimenti si stanno attrezzando per essere comunque aperti e a posto con le regole. Con gli ombrelloni messi a tre metri l’uno dall’altro, il servizio bar in spiaggia e le piscine con accessi contingentati. Gli imprenditori avrebbero bisogno di un aiuto vero dalle istituzioni, anche nel settore della ristorazione. Agevolando per esempio l’accesso e la sosta dei turisti e dei gitanti romani in tutta la cittadina balneare. Ma ancora una volta la presidente del Municipio decimo Di Pillo e la Raggi sembrano andare nella direzione opposta. L’ultima trovata della sindaca infatti si chiama chiusura del lungomare. Almeno in alcuni tratti. Con l’ovvia conseguenza di creare intasamento in tutte le vie limitrofe. Disagio per il commercio e per i residenti. Maggiore inquinamento in città. Come se in questo periodo se ne sentisse il bisogno.

Ostia, il 17 maggio in spiaggia a numero chiuso e distanziati

La Raggi chiude il lungomare di Ostia dalla rotonda alla ex Colonia Vittorio Emanuele. I vigili contrari, senza un piano sarà il caos

La sindaca di Roma Virginia Raggi ha deciso. Ostia avrà una nuova viabilità, almeno sul lungomare. Chiuso alle auto dalla rotonda dove si innesta via Cristoforo Colombo fino alla ex Colonia Vittorio Emanuele. Una zona ciclopedonale di circa quattro chilometri. Per permettere di vivere il litorale anche a chi non troverà posto in spiaggia. Visto il contingentamento disposto dalle normative anti covid. Il punto è che tutto sarebbe stato deciso alla chetichella. Senza un confronto serio con le associazioni del territorio. Residenti certo, ma anche commercianti. Che sono già sul lastrico. E che rendendo più difficile l’accesso al litorale potrebbero fallire definitivamente. Ma a quanto pare anche la Polizia municipale del X gruppo ha preso male l’esperimento. La CISL infatti è scesa subito sul sentiero di guerra. I sindacati sono preoccupati per come verrà gestito il flusso di gente che prima tenterà di parcheggiare al centro di Ostia. Poi di recarsi con bici e bimbi verso la zona pedinale. Probabilmente ammassandosi e stando tutti vicini. E se non sarà possibile controllare chi si prenderà le colpe?

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I vigili della CISL, per pedonalizzare manca un progetto. Siamo preoccupati

Preoccupazione per la pedonalizzazione di circa quattro chilometri del lungomare di Ostia viene espressa dai rappresentati della CISL del Corpo della Polizia locale di Roma Capitale. Lo diciamo senza allarmismo ma con sano realismo, dichiarano in una nota Raffaele Paciocca della RSU CISL e Andrea Venanzoni, dirigente dello stesso sindacato del X gruppo. Anche alla luce di sfortunate esperienze del passato avvertiamo che questo tipo di provvedimenti comportano un rilevantissimo impatto sulla vita cittadina. Servono interventi strutturali, e vogliamo capire cosa verrà deciso in tema di sicurezza e di politiche di safety. Questo il pensiero della CISL FP, anche perché il gruppo si trova decisamente sotto organico. E gestire questa nuova trovata sarà difficilissimo. Sul piede di guerra anche i balneari e i commercianti, mentre la Raggi va avanti comunque. E lancia l’ennesima piattaforma per i cellulari. Si chiamerà Sea App, e dovrebbe indicare in tempo reale ai bagnanti le spiagge accessibili e i posti disponibili. Ma rimane il giudizio difficile da cambiare. Volendo mettere in campo un esperimento di questo tipo, non era certo il 2020 l’anno migliore. Ma la prossima primavera si vota, e forse qualcuno aveva delle cambiali politiche da riscuotere. E chi se ne frega dei cittadini, tanto ormai al disagio i Romani ci sono abituati. Virginia docet.

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