Cara Raggi, in Campidoglio i ladri ci sono ancora….

Mettiamola così, la Raggi non ruba ma i ladri non se ne sono andati. E lei non se ne accorge.

Questa è la realtà drammatica del Campidoglio, fotografata dall’anticorruzione comunale. Lo ha raccontato ieri Repubblica di almeno un caso ogni settimana. Non quando c’erano “quelli di prima”. Ora. Anno di grazia 2020.

Ecco i ladri. Ma la Raggi non lo sa

Un record di cui si farebbe volentieri a meno. Eppure c’era la pandemia. I dipendenti al lavoro da casa, ma le mazzette non sono mancate a chi le voleva.

58 segnalazioni – rivelano le statistiche – hanno portato ad altrettanti provvedimenti disciplinari, 10 a carico di dirigenti e 48 in capo a funzionari e impiegati. A questi vanno sommati altri 9 procedimenti aperti d’ufficio dal Comune, per un totale di 67 in 12 mesi. Chissà a quanto ammontano le tangenti pretese.

E sì, perché con un espressione meno forte li chiamano “eventi corruttivi”: all’interno c’è praticamente tutta la voglia di rubare, a qualunque costo e in qualunque forma: non è un caso se si parla anche di peculato e concussione. Il cacciavite alla gola, insomma.

Stando a quanto è stato reso noto, la cresta anche per i sussidi. Per 17 volte gli aiuti economici destinati ai cittadini romani o alle loro aziende sono diventati oggetto di indagini. Conseguenti sono stati 12 provvedimenti disciplinari a carico dei dipendenti, compresi anche vigili urbani infedeli. Il che deve salvare comunque l’onore dei tantissimi che si occupano dei controlli, ma le mele marce ci sono eccome. Ma la Raggi non si è accorta dei ladri. Poi, l’urbanistica, croce e delizia della città corrotta dagli ingordi.

Il lavoro di ramazza è una cosa seria e non può essere sottovalutato. Se ci si limita alla propaganda ma le maglie dell’amministrazione restano aperte, prospera la mano lesta. Ecco, bisogna saper blindare gli uffici, evitare le occasioni di corruzione, realizzare vera trasparenza. Dai dati, la Raggi – che pure sembrava avere ottime intenzioni – non è riuscita a bloccare i ladri. Speriamo nella prossima volta…