Alibi Raggi per sabotare l’Expo a Roma con giochi di Palazzo

Si sono messi in testa di sabotare Roma per l’Expo 2030 e “usano” Virginia Raggi attribuendole frasi non sue. Sono Carlo Calenda e i suoi compari gli autori di una manovra che rischia di costare assai alla Capitale.
Pensiamo di essere creduti quando affermiamo di non essere mai stati simpatizzanti dell’ex sindaco di Roma. Ma che debba essere spacciata come filo putiniana per giochi di politica locale è davvero qualcosa che fa accapponare la pelle. È cinismo spietato.

L’articolo di un altro M5s, non dell’ex sindaca
Alla Raggi si è attribuito un articolo di un ex europarlamentare Cinquestelle, Dario Tamburrano. Questi sin dal 2014 lanciava l’allarme sulle tensioni tra Russia e Ucraina, invitando a stare attenti alla dipendenza di gas da Mosca.
Ebbene, aver rilanciato un articolo per la discussione in una chat pentastellata è un motivo per cacciare la Raggi dalla commissione Expo. Il giudice si chiama Carlo Calenda, che qualche mese fa la votò alla presidenza (litigando con Renzi) in omaggio ad un accordo sottoscritto anche da lui con il sindaco Gualtieri.
Ci chiediamo: che c’entra tutto questo con la commissione? La Raggi nega si essere “putiniana” e questo dovrebbe essere sufficiente. Fino a prova contraria le appartenenze le decidono le persone in carne ed ossa e non i loro avversari. E poi è davvero ridicolo chiamare in ballo la commissione Expo 2030, perché agli occhi di chi guarda alle cose di Roma significa solo sabotarla.
Sabotaggio anti Expo usando la Raggi
Non arriviamo a dire – come fanno i suoi colleghi di partito – che se Expo fosse aggiudicata a Roma sarebbe merito di donna Virginia. Ma santo cielo che la polemica contro la Raggi debba proseguire persino dopo la fine del mandato da sindaco è in linea con i tempi tristi che viviamo.
Che cosa vuole sostenere Calenda? Se la Raggi presiede quella commissione potrebbe favorire la scelta di Mosca, che con i problemi che ha, è pure in gara contro Roma per l’assegnazione dell’esposizione? Oppure, per fare un dispetto alla Raggi, ci battiamo per Odessa al posto della nostra Capitale?
È una politica che non riesce ad essere seria.