“Vita da suore”, il format che conquistato Roma: da TikTok al palco, suor Paola e suor Felicetta incontrano il pubblico (FOTO)
Prima in sneakers rosse mentre una di loro dirige il traffico al Celio. Poi il dj set a San Giovanni. In mezzo decine di migliaia di utenti conquistati su TikTok e Instagram. Ma a farlo non è un influencer, ma due suore, che in poco tempo sono diventate virali a Roma e non solo.
Loro sono Suor Felicetta e Suor Paola, protagoniste di “Vita da suore”, il format che in poco tempo ha conquistato il pubblico oltre ogni rosea aspettativa. Al punto che giovedì 27 novembre le due suore, al secolo Marina Marchione (suor Felicetta) e Noemi Esposito (suor Paola) hanno portato in piazza la loro narrazione digitale, con un dj set in abito monastico e una drink list ideata ad hoc. Il risultato è stato una serata che ha confermato, ancora una volta, che il confine tra web e realtà oggi si misura sulla capacità di raccontare storie che funzionano su più piattaforme.
Suor Felicetta e Suor Paola dj per un giorno
L’appuntamento di ieri a San Giovanni ha radunato follower e curiosi desiderosi di vedere dal vivo il duo che ha conquistato decine di migliaia di utenti su TikTok e Instagram. La piazza si è trasformata in una platea: chi cercava l’aneddoto divertente, chi voleva capire il meccanismo comunicativo, chi semplicemente voleva assistere all’evento, attirato dalla simpatia delle suore. Suor Felicetta ha gestito la console con disinvoltura, mentre Suor Paola ha presentato i suoi cocktail.
Il successo non è casuale. Dietro “Vita da suore” c’è una campagna studiata: testi mirati, personaggi definiti e un uso sapiente dei linguaggi delle piattaforme. In poche settimane il progetto ha accumulato numeri significativi, con migliaia di follower su Instagram e TikTok, e ha trovato nella dimensione live un’estensione organica della narrazione. L’obiettivo dichiarato, e non nascosto, è il lancio di un film, un’operazione cross-mediale che sfrutta la viralità per costruire attesa e fedeltà. La mini-serie di clip ambientate a Roma, dal panzerotto di Ponte Sisto alle gag sul traffico di San Giovanni, funziona come teaser: brevi storie che alimentano curiosità e partecipazione.
Dai social al cinema
Ma suor Felicetta e suor Paola non i fermano ai social: TikTok e Instagram sono solo il primo passo per arrivare al grande schermo. “Tutte insieme all’Abbazia”, film diretto da Benedetta Pontellini, rappresenta infatti il punto di arrivo del progetto. L’utilizzo dei social come canale promozionale non è una novità, ma la rapidità e la precisione con cui è stata orchestrata questa campagna meritano attenzione. Dietro il sorriso e la leggerezza ci sono scelte narrative e una pianificazione che puntano a trasformare l’effimero del web in un prodotto di più lunga durata. La domanda cruciale per il pubblico e per gli osservatori resta: quanto reggerà il personaggio oltre il periodo promozionale? Le attrici promettono continuità. Il tempo, e soprattutto il lavoro di scrittura che seguirà, darà la risposta.
Un fenomeno che interroga il racconto pubblico
Al di là della curiosità e del gustoso paradosso di suore-dj, “Vita da suore” pone un tema più ampio: la rilettura dei ruoli e delle immaginazioni collettive attraverso i new media. La scelta di fondere sacro e pop non è nuova, ma qui la chiave è la qualità della messa in scena e la gestione del rapporto con il pubblico. Non si tratta solo di spettacolo, ma di modello comunicativo: una strategia che mescola ironia, identità e mercato culturale. Per chi osserva – giornalisti, operatori culturali e spettatori – vale la pena guardare con attenzione a cosa succederà nelle prossime settimane, quando finirà la fase di lancio e inizierà la verifica sul terreno della continuità creativa.



