Viterbo, maxi incendio alla Facoltà di Agraria dell’Università della Tuscia: edificio evacuato


Contenuti dell'articolo

Momenti di tensione oggi pomeriggio presso il polo universitario del Riello, a Viterbo, dove un vasto incendio ha interessato il tetto della Facoltà di Agraria dell’Università della Tuscia. L’allarme è scattato poco dopo mezzogiorno, e in pochi minuti l’intera struttura è stata evacuata. Fortunatamente, non si registrano feriti né intossicati, ma l’edificio è stato sgomberato per precauzione, mentre una colonna di fumo visibile a chilometri di distanza ha generato allarme in tutta la città.

Vigili del fuoco al lavoro con quattro squadre

Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco di Viterbo, supportati da quattro squadre operative. Considerata la gravità dell’evento, sono stati chiamati rinforzi anche da Roma e Terni, in modo da contenere tempestivamente le fiamme che stavano aggredendo la copertura dell’edificio. Le cause dell’incendio sono ancora da accertare, ma si esclude al momento il coinvolgimento di persone o il propagarsi delle fiamme all’interno delle aule.

La zona è stata completamente isolata dalle forze dell’ordine, che hanno provveduto a bloccare le strade di accesso al polo universitario. In un comunicato diffuso dal Comune di Viterbo, si invitano i cittadini a non avvicinarsi all’area interessata e a tenere chiuse le finestre in un raggio di almeno un chilometro, per precauzione.

Arpa Lazio monitora la qualità dell’aria

Non appena la notizia del rogo si è diffusa, è intervenuta anche Arpa Lazio, che ha inviato sul posto i propri tecnici per effettuare il monitoraggio della qualità dell’aria. Attraverso un post su Facebook, l’agenzia ha fatto sapere che “verranno installati campionatori e i risultati delle analisi saranno diffusi appena disponibili”, rassicurando la popolazione sulla tempestività dell’intervento.

“Scongiurata una tragedia”

A commentare l’evento anche l’assessore all’Università della Regione Lazio, Luisa Regimenti, che ha espresso “vicinanza e solidarietà” al rettore dell’ateneo, prof. Stefano Ubertini, e a tutta la comunità accademica. “Fortunatamente tutte le persone sono state evacuate in tempo e si è evitato il peggio – ha dichiarato – Al rettore ho garantito il pieno sostegno della Regione per una rapida ripresa delle attività didattiche”. “L’Università della Tuscia – ha aggiunto – è un fiore all’occhiello del sistema universitario laziale, e in questo momento difficile non faremo mancare il nostro supporto. Un ringraziamento speciale va a tutte le squadre dei vigili del fuoco e alle forze dell’ordine che sono intervenute con prontezza ed efficienza.”

Un patrimonio culturale e scientifico da proteggere

Fondata nel 1979, l’Università degli Studi della Tuscia rappresenta uno dei centri accademici più importanti del Lazio, con una forte specializzazione nei settori dell’agricoltura, dell’ambiente e delle scienze forestali. Il polo di Agraria, in particolare, è tra i più frequentati e apprezzati in Italia per l’alto livello della ricerca e per l’interazione con il territorio.

L’incendio che ha colpito la facoltà rappresenta dunque non solo un danno strutturale, ma anche un colpo al cuore della comunità accademica viterbese, proprio nel periodo conclusivo dell’anno universitario. Saranno fondamentali i prossimi giorni per valutare l’entità dei danni e pianificare il ritorno alla normalità.

Attenzione alta

Mentre proseguono le operazioni di spegnimento, si può già affermare che la macchina dei soccorsi ha funzionato: evacuazione rapida, nessun ferito, e contenimento delle fiamme in tempi relativamente brevi grazie al lavoro instancabile dei vigili del fuoco. L’attenzione ora è rivolta alla ricostruzione dei fatti, alla valutazione dei danni e alla prevenzione di futuri rischi.

La speranza è che, da questo episodio, possa nascere un piano di messa in sicurezza più efficace per tutte le strutture universitarie della Tuscia. Intanto, Viterbo resta con il fiato sospeso, in attesa di notizie più rassicuranti sullo stato dell’edificio e sulla qualità dell’aria.