“Viva l’orso”: il Tar di Trento sospende l’abbattimento di Jj4 (l’esemplare che ha ucciso il runner)

Il Tar di Trento ha sospeso l’abbattimento dell’orsa Jj4 con un decreto in cui si è pronunciato sul ricorso delle associazioni Lav e Lac. Il ricorso era stato presentato contro l’ordinanza del presidente della Provincia autonoma di Trento che aveva disposto l’abbattimento dell’orso. La questione sarà affrontata in una Camera di Consiglio prevista per l’11 maggio prossimo.

Il motivo della sospensione è legato a successive valutazioni. Lav Italia nei giorni scorsi aveva inviato sia al presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, la proposta di trasferimento di Jj4 in un rifugio sicuro. Il governatore trentino aveva firmato l’ordinanza di cattura ed abbattimento dell’esemplare di 17 anni che la settimana scorsa nei boschi sopra il paese di Caldes in Trentino aveva ferito mortalmente Andrea Papi, il giovane runner appassionato di corsa e di montagna.

“Ad oggi, gli orsi considerati problematici in Trentino sono la femmina Jj4 e due maschi, MJ5 e M62“. Così Ispra in una nota in cui ricostruisce la storia dei tre esemplari ricordando quanto previsto dal Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno nelle Alpi centro-orientali (Pacobace).

“Il Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno nelle Alpi centro-orientali (Pacobace), che contiene una tabella di riferimento con i comportamenti problematici degli orsi, ordinati secondo un indice di pericolosità e con le possibili azioni, chiarisce che ‘Per definire un orso ‘problematico’ è importante conoscere la storia del soggetto e tener conto dei suoi eventuali precedenti comportamenti anomali; il grado di problematicità aumenta quando ci sia una ripetizione di comportamenti potenzialmente pericolosi da parte dello stesso individuo. La valutazione dei comportamenti va condotta caso per caso, tenendo conto non solo della chiave interpretativa circa il grado di problematicità̀ fornita dalla tabella’”.

Jj4 era già stato salvato dal Tar

Jj4, l‘esemplare di orsa, nata nel 2006 è risultata, dalle analisi genetiche condotte, la responsabile dell’attacco mortale sul Monte Peller dello scorso 5 aprile – ricostruisce Ispra – Già in passato, tra il 2020 e il 2022, era stata responsabile di tre eventi, non mortali.

“La realtà è diversa da quello che raccontano ambientalisti e animalisti”, ha detto Fugatti. ”Noi abbiamo una legge provinciale che prevede che il presidente possa intervenire con una ordinanza, per esempio nel caso di un orso pericoloso – sottolinea – Quando nel 2020 Jj4 attaccò due persone io feci un’ordinanza, ma gli ambientalisti fecero ricorso prima al Tar e poi al Consiglio di Stato”. E sul progetto di ripopolamento Life ursus aggiunge: ”Quegli orsi in teoria dovevano spostarsi dal Trentino. Invece sono rimasti tutti qui... Dovevano essere 50 e invece sono 100. Questa situazione per noi è insostenibile. La parte eccedente di orsi rispetto al progetto originario deve essere spostata in altre realtà. Altrimenti il progetto fallirà per eccessivi rischi per la popolazione”.