Un voto trasparente. Per il consiglio comunale e nel municipio

Il voto sarà pure segreto ma a me piace anche trasparente. Perché non mi va di nascondere il mio orientamento da cittadino tornato a fare il giornalista che segue la politica.
Domani a Roma sceglierò persone che militano in diverse forze politiche del centrodestra. Persone che reputo meritevoli di attenzione e di consenso e sulle quali i cittadini possano fare affidamento.

Un voto trasparente
A Roma si vota per eleggere il nuovo sindaco e il consiglio comunale. A fianco del candidato sindaco del centrodestra Enrico Michetti, che può rappresentare una svolta per la città dopo gli anni della fumisteria pentastellata, scriverò due nomi sulla scheda per l’assemblea capitolina.
Due preferenze per due generi diversi nella lista della Lega. Si tratta, nel primo caso, della deputata Barbara Saltamartini, che ho visto crescere in politica prima da militante, poi da consigliere provinciale a pieni voti fino all’ingresso, meritato, in Parlamento.
Matteo Salvini le ha chiesto di correre per il Campidoglio, e come insegna la nostra tradizione, al Capo si dice obbedisco. Barbara prenderà tanti voti ed è giusto che si affermi il merito, finalmente.
La seconda preferenza voglio riservarla ad un simbolo di legalità, ad un carabiniere, Stefano Fortunato, caro amico attivissimo in quel volontariato cattolico di cui abbiamo disperato bisogno nei quartieri.
Candidati che meritano
Poi, ciascuno di noi, ha il municipio di riferimento. Con la mia famiglia abitiamo nel XIV municipio della città dove il centrodestra candida alla presidenza un candidato della Lega come Domenico Naso. Tra le liste, compete in quella di Fratelli d’Italia un amico fraterno, ma soprattutto un consigliere uscente di assoluto valore, come Massimiliano Pirandola, che scriverò sulla scheda per l’assemblea municipale.
Le persone, prima di tutto, perché nell’amministrazione locale bisogna anzitutto saper scegliere tra le competenze che la politica offre sul territorio.
Onore comunque a tutti i candidati del centrodestra al Comune e nei municipi, perché averci messo la faccia costituisce una nota di merito per ciascuno di loro. Il sistema delle preferenze impone una scelta e anche un voto trasparente per chi si sente di rendere partecipi i cittadini del proprio indirizzo politico e amministrativo come nel caso di Roma. E speriamo di vincere e avere un sindaco “nostro”.