Vueling “taglia” su Roma: 82 dipendenti (su 122) a casa e cinque rotte cancellate da Fiumicino
Da bandiera del low cost a scure sui lavoratori: la compagnia spagnola Vueling avrebbe deciso di ridimensionarsi pesantemente a Roma, lasciando a casa 82 dipendenti su 122 e tagliando tre aerei e cinque rotte da Fiumicino. Un terremoto che non riguarda solo i cieli, ma soprattutto chi quei voli li rendeva possibili ogni giorno.
Una scure sui lavoratori di Fiumicino
Obiettivo della compagnia, che avrebbe avviato la procedura di licenziamento collettivo inviando una lettera al ministero del Lavoro, sarebbe ridurre il personale a partire dal 1° febbraio 2026. A farne le spese saranno 14 comandanti, 12 primi ufficiali e 56 assistenti di volo. Numeri che raccontano da soli la portata del ridimensionamento, pari a oltre il 67% del personale romano. Eppure la compagnia low cost spagnola aveva chiuso il primo semestre di quest’anno con ricavi in aumento del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Cinque rotte cancellate
Nel mirino finiscono collegamenti storici e strategici: Roma-Parigi Orly, Roma-Londra Gatwick, Roma-Malaga, Roma-Valencia e Roma-Santorini. Secondo Vueling, si tratta di rotte con “perdite strutturali” e con un “basso indice di riempimento”, aggravato dalla concorrenza sempre più aggressiva di altri vettori. Una lista che riduce sensibilmente le opzioni per chi partiva da Fiumicino verso alcune delle destinazioni più amate dai viaggiatori.
Tre aerei in meno e nessuna via d’uscita
Nel nuovo piano sparirebbero tre dei quattro aeromobili di base a Roma. Per i lavoratori non ci sarebbero margini di ricollocazione: niente riconversioni, niente cassa integrazione, niente contratti di solidarietà. “La riorganizzazione è definitiva e radicale”, sarebbe riportato nella lettera dalla compagnia, che in questo modo chiuderebbe la possibilità a qualunque ammortizzatore sociale.
Nella stessa lettera, Vueling lascerebbe intravedere solo due spiragli: possibili misure volontarie per ridurre gli esuberi e un programma di incentivi da discutere a livello sindacale. Un modo elegante per dire: o accettate di andarvene con qualche incentivo, o non c’è alternativa.

La risposta di Vueling
L’azienda, da parte sua, ha precisato così. “Vueling ha messo in atto una revisione del proprio network di collegamenti con l’obiettivo di rafforzare la sua posizione nei mercati chiave, in linea con la sua strategia e per adattarsi a un contesto competitivo in costante evoluzione.
In questo contesto, la compagnia ha deciso di riformulare la propria offerta di rotte da e per l’aeroporto di Roma-Fiumicino e interromperà l’operatività di alcuni collegamenti in partenza o con arrivo su questo scalo. Tale decisione comporta la riduzione del numero di aeromobili basati in questa base, che passeranno da quattro a uno.
Ciò comporterà una riduzione dell’attività della base e, purtroppo, un impatto diretto sul personale di Vueling a Roma-Fiumicino. Per questo, nei prossimi giorni Vueling avvierà un processo di dialogo e negoziazione con le organizzazioni sindacali italiane, lavorando in modo costruttivo per definire i prossimi passi e impegnandosi a cercare soluzioni che permettano quanto più possibile di mitigare l’impatto di tali misure sul personale. Vueling conferma il proprio impegno nell’offrire collegamenti in Italia, che continuerà a essere l’unico Paese internazionale con due basi: Roma e Firenze. La compagnia manterrà l’operatività attuale su Firenze, mentre Roma continuerà a offrire collegamenti diretti verso 5 destinazioni. Inoltre, Vueling garantisce la connettività in Italia anche da altri aeroporti come Milano, Bologna, Bari, Cagliari, Catania, Genova, Palermo, Napoli, Torino e Venezia, ai quali si aggiungono Rimini, Comiso e Olbia durante la stagione estiva”.