Weekend da leccarsi i baffi a due passi da Roma: 5 sagre imperdibili l’8–9 novembre. Dove andare, cosa mangiare, come organizzarsi
Due giorni, cinque appuntamenti e un’unica promessa: mangiare bene e scoprire borghi autentici senza perdersi in code o informazioni frammentarie. L’8 e 9 novembre 2025 il Lazio si accende di sagre e feste popolari: dalla polenta di Nerola ai funghi di Lariano, passando per l’olio nuovo in Sabina, le castagne della Tuscia e l’irriverente corteo di Rocca Canterano. Qui trovi una guida utile, chiara e pratica per scegliere dove andare e come organizzarti.
Sagra della Polenta – Nerola (RM)
Nerola, affacciata sui Monti Lucretili, celebra la polenta con stand gastronomici, vino locale e musica popolare. È l’evento giusto per chi cerca sapori semplici e robusti, serviti fumanti in piazza. La data è fissata: sabato 8 e domenica 9 novembre 2025. Il consiglio operativo: arriva presto per evitare l’afflusso centrale, porta contanti (non tutti gli stand accettano carte) e indossa scarpe comode per le vie in pendenza del borgo. Bonus: l’aria frizzante di montagna fa venire fame.
Perché scegliere Nerola
Oltre alla polenta – che è la regina della festa – troverai secondi stufati e condimenti tradizionali. La musica popolare aggiunge ritmo senza rubare la scena ai piatti. Se viaggi in famiglia, è un contesto rilassato, perfetto per un pranzo all’aperto. In ottica logistica, Nerola è un’ottima base per chi vuole combinare in giornata una sosta in Sabina (vedi Canneto) o rientrare su Roma prima di cena.
Sagra della Rola e Festa del Cornuto – Rocca Canterano (RM)
A Rocca Canterano, sempre l’8–9 novembre 2025, l’ironia incontra la cucina contadina. Il corteo burlesco della “Festa del Cornuto” è un pezzo di folklore laziale unico, da vivere con spirito leggero. In piazza, piatti montani robusti scaldano la giornata, tra bracieri e risate. Nota pratica: parcheggi limitati, meglio condividere l’auto. Portati una felpa in più: al calare della sera la temperatura scende, e il borgo è in quota.
Perché scegliere Rocca Canterano
È la festa “diversa” del weekend: ironica, partecipata, memorabile. Se ti piace fotografare, il corteo è un set a cielo aperto. Sul piano gastronomico, aspettati sapori decisi e porzioni generose. Pubblica utilità: se viaggi con bimbi piccoli o passeggini, verifica i percorsi più agevoli nel centro storico, fatto di saliscendi e vicoli stretti.
Festa dell’Olio Nuovo – Canneto Sabino (RI)
Canneto Sabino (Rieti) apre frantoi e taverne per far assaggiare l’oro verde appena franto. L’8–9 novembre 2025 potrai degustare extravergine novello, visitare i frantoi e curiosare tra mercatini e musica popolare. Suggerimento pratico: porta una bottiglia vuota per assaggi guidati e pianifica spazio in auto per qualche lattina o bottiglia da acquistare. L’olio nuovo macchia: pensa a un sacchetto o a carta assorbente per il trasporto.
Perché scegliere Canneto Sabino
È l’appuntamento più “didattico”: capisci davvero cosa distingue un olio ben fatto. Ottimo per coppie e famiglie, con un ritmo di visita che alterna degustazioni e passeggiate tra gli ulivi. Se vuoi ottimizzare la giornata, abbina la mattina in frantoio a un pomeriggio in un borgo sabino vicino. Per chi guida: strade provinciali scorrevoli, ma occhio al rientro serale.
Sagra del Fungo Porcino (edizione autunnale) – Lariano (RM)
Lariano, ai Castelli Romani, chiude la rassegna autunnale proprio l’8–9 novembre 2025. Il protagonista è il porcino: primi, secondi, bruschette e abbinamenti con i vini dei Castelli. È una sagra collaudata e molto frequentata: aspettati file nelle ore di punta. Soluzione pratica: pranza presto o tardi, usa i parcheggi segnalati e valuta di arrivare con i mezzi se parti da Roma.
Perché scegliere Lariano
Per chi ama i sapori di bosco, è la tappa obbligata. Tra stand artigianali e cantine locali, puoi trasformare il giro in una mini–fiera del gusto. Se hai in mente di fare scorta, porta zainetto termico per formaggi e salumi. Attenzione alle allergie: domanda sempre provenienza e cottura dei funghi, specialmente se hai intolleranze.
Sagra della Castagna e del Vino Novello – Vallerano (VT)
Nelle stesse date, Vallerano (Viterbo) mette in scena castagne arrosto, vino novello e prodotti della Tuscia. Il borgo medievale fa da scenografia: fuochi, taverne e musica creano un’atmosfera calda e luminosa. Suggerimento di utilità: il fumo delle braci profuma, ma impregna i vestiti; prediligi capi “da sagra”. Porta contanti per le taverne e, se guidi, fai attenzione alla viabilità nei vicoli.
Perché scegliere Vallerano
È la meta “atmosferica” del weekend. Il vino novello incontra la dolcezza delle castagne in un contesto scenografico. Ideale per un pomeriggio lungo con amici, con rientro serale. Se vuoi fotografare, sali ai punti panoramici prima del tramonto: luce perfetta su tetti e mura.
Itinerari consigliati (massima resa, zero stress)
Se parti da Roma e vuoi fare due tappe in un giorno: sabato mattina Canneto Sabino (olio), pranzo a Nerola (polenta). Domenica, alternativa “monti”: pranzo a Rocca Canterano; oppure “Castelli + Tuscia”: pranzo a Lariano (porcini), pomeriggio a Vallerano (castagne e novello). Pianifica soste di 60–90 minuti per gli stand più affollati.
Cosa portare (lista rapida)
Contanti, acqua, fazzoletti, zainetto leggero, felpa/giacca a strati, ombrello tascabile, power–bank, sacchetti per acquisti alimentari, salviette umidificate. Scarpe comode antiscivolo: molte vie sono in pietra o con dislivelli.
Regole d’oro per le sagre
Arriva presto o in coda all’orario di punta, segui la segnaletica per i parcheggi, differenzia i rifiuti negli appositi contenitori, rispetta residenti e spazi comuni. Se viaggi con animali, verifica le aree consentite e porta ciotola pieghevole. In caso di pioggia, prediligi le taverne al coperto e controlla gli aggiornamenti social degli organizzatori.
Il senso del weekend
Questo fine settimana non è solo gastronomia: è un invito a riappropriarsi dei borghi, sostenere economie locali e condividere tradizioni vive. Che tu scelga polenta, porcini, olio nuovo, castagne o la satira popolare di Rocca Canterano, porta a casa un ricordo che profuma d’autunno — e il numero del tuo stand preferito per tornarci l’anno prossimo. Buon appetito, con giudizio.