West Nile, Libera Caccia di Latina: “Gli uccelli sono serbatoi del virus, abbattiamoli”

Nella diffusione del West Nile virus gli uccelli svolgono un ruolo fondamentale, in particolare cornacchie e gabbiani che troviamo in gran numero delle città italiane (e nelle zone in cui il virus si è particolarmente diffuso come la provincia di Latina). Sono queste le ultime evidenze scientifiche diffuse dai docenti universitari.
La dinamica del contagio
Il virus viene veicolato dai volatili che sono stati infettati dalle zanzare e, a loro volta, infettano nuove zanzare che pungono gli umani.

Questa è la dinamica della diffusione del virus, ma se gli insetti non si spostano facilmente e non coprono grandi distanze, per cui per estirpare il problema delle zanzare infette è sufficiente una disinfestazione, quello degli uccelli portatori del virus rischia di diventare un vero e proprio problema. In questo quadro cornacchie e gabbiani in città potrebbero influire sull’epidemiologia.
Libera Caccia di Latina
“I dati scientifici parlano chiaro: il vettore della zanzara del West Nile è la cornacchia. Occorre intensificare l’abbattimento, in special modo nei mesi di agosto e settembre”. La proposta arriva dall’associazione Libera Caccia di Latina che collabora già da diversi anni con le ASL consegnando loro dei campioni di Cornacchia per il controllo della malattia.
“Il mondo venatorio – spiega il presidente Gabriele Tullio – è pronto a fare la propria parte e a svolgere l’importante ruolo nell’attività di sorveglianza integrata. Nella nostra Regione il monitoraggio della presenza del virus nell’avifauna viene portato avanti con i cacciatori che, in questi anni hanno dato la possibilità di studiare molti casi e trovare le necessarie contromisure consegnando alla ricerca volatili selvatici che si sono rivelati essere uno dei principali serbatoi”, spiega il presidente di Libera Caccia
“È l’ennesimo esempio di come l’attività venatoria possa svolgere un ruolo virtuoso per la collettività.
Crediamo – conclude Tullio – che sia ora necessario alimentare l’attività di abbattimento degli uccelli, ora più che mai visto che sono i mesi di agosto e settembre quelli più prolifici per le zanzare”.
La quinta vittima del Lazio
Ancora un decesso a Latina a causa del virus West Nile. Come ha fatto sapere la Regione Lazio pochi minuti fa, un uomo di 77 anni, che soffriva di patologie croniche pregresse, ha perso la vitaall’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Lui, che era ricoverato in condizioni critiche dallo scorso 17 luglio, non ce l’ha fatta, nonostante i medici abbiano tentato il possibile. E con la sua morte si aggrava il ‘bilancio’ perché si tratta del quinto decesso legato al virus nella Regione Lazio.