West Nile, settimo decesso: è un 77enne della provincia di Roma

Una zanzara a Latina

Sale a 7 il bilancio delle vittime nel Lazio causate dal contagio del Virus West Nile. È il primo decesso in provincia di Roma

Un uomo di 77 anni residente a Velletri è morto oggi all’ Ospedale Isola Tiberina Gemelli Isola a causa delle complicanze del suo stato di salute a causa del virus della West Nile. Già sottoposto a dialisi per una pregressa patologia renale, l’uomo era ricoverato dal 26 luglio. Dopo una rapida degenerazione del suo stato di salute è deceduto oggi nel reparto di terapia intensiva. 

Da quanto raccontato ai medici, potrebbe aver contratto il virus a Cisterna di Latina dalla puntura di una zanzara comune infetta. Dopo giorni di incubazione, il virus ha dato i primi sintomi, tanto da richiedere l’intervento dei medici fino al ricovero. Nonostante le cure, per il 77enne non c’è stato nulla da fare. 

Il virus West Nile colpisce i più fragili 

Questo ennesimo decesso mette in evidenza un dato ormai chiaro: il virus West Nile può trasformarsi in una minaccia letale soprattutto per le persone anziane o con fragilità pregresse. La malattia, spesso asintomatica nei soggetti sani, può degenerare in forme neuro-invasive, come meningoencefalite, in chi ha un sistema immunitario indebolito. Ed è proprio quello che sarebbe accaduto nel caso della paziente di Pontinia, dove la presenza di patologie pregresse ha fatto precipitare la situazione.

Come difendersi

l virus, ormai presente anche in Italia da diversi anni, continua a circolare attivamente nel periodo estivo, con picchi tra luglio e settembre. In questo scenario, il Lazio non fa eccezione. La Regione ha già segnalato sei decessi e decine di contagi sospetti o confermati da inizio stagione.

Non esistono vaccini né terapie specifiche per il virus West Nile; perciò, la prevenzione resta l’unico strumento efficace. Le autorità sanitarie raccomandano di limitare l’esposizione alle punture di zanzara, specie al tramonto e nelle ore notturne. È fondamentale eliminare i ristagni d’acqua, usare repellenti, zanzariere e vestiti a maniche lunghe.

Nel frattempo, la sorveglianza epidemiologica resta attiva, soprattutto nelle zone a rischio come l’Agro Pontino e le province a sud della Capitale. Gli esperti continuano a monitorare l’andamento del contagio, consapevoli che i numeri potrebbero salire ancora.

“Gli uccelli sono serbatoi del virus”

Nella diffusione del West Nile virus gli uccelli svolgono un ruolo fondamentale, in particolare cornacchie e gabbiani che troviamo in gran numero delle città italiane (e nelle zone in cui il virus si è particolarmente diffuso come la provincia di Latina). Sono queste le ultime evidenze scientifiche diffuse dai docenti universitari. 
Il virus viene veicolato dai volatili che sono stati infettati dalle zanzare e, a loro volta, infettano nuove zanzare che pungono gli umani.