XXVIII ottobre, già immagino come sarà quello di Fanpage

Provate ad immaginare il XXVIII ottobre di Fanpage, di Formigli, di tutti gli attivisti rossi. No, non cercheranno nella nuova finanziaria, ma si metteranno alle costole del centrodestra. Indovina chi viene a cena…
Io, per esempio – anche se non sono più un esponente politico nel senso proprio dell’espressione – sono stato invitato da una bella e nota famiglia di Roma per vederci quella sera. A cent’anni da quella rivoluzione.

A cent’anni dal XXVIII ottobre
Spero davvero di farcela, sarà una comunità che si ritrova senza bisogna di esibire chissà cosa.
Eppure, sembrerà un delitto. Mai come quest’anno, con la destra al governo dell’Italia da domenica prossima, si scateneranno quelli che il manganello lo usano dai loro media.
Forse vorrebbero essere invitati. Ma non c’è spazio per chi criminalizza ogni giorno l’avversario politico.
In fondo il XXVIII ottobre viene ricordato da tantissimi anni, ma solo nel 2022 diventerà fatto scandaloso. Forse perché è il centenario: no, ma solo perché rappresenterà la coda di una campagna elettorale avvelenata dalla sinistra.
Ci sarà qualche libro quella sera, magari un video con l’aggiunta di un po’ di chiacchiere di storia patria.
Non ricordo in effetti altri “appelli” contro la celebrazione del XXVIII ottobre. Sul web gira persino una patetica “mobilitazione”.
Arriva l’appello sul web…
Una serie di immancabili firmatari di qualunque scemenza – assieme ai soliti “artisti” in cerca di carriera alla Rai – ha sottoscritto un documento in cui “denuncia” che “verosimilmente i fascisti di varie organizzazioni proveranno ad inscenare delle celebrazioni, dovere degli antifascisti è impedirlo”.
Che fanno, vengono a casa di quei miei amici?
Un mese prima, il 28 settembre, quei soggetti un po’ sdentati si ritroveranno presso il Centro sociale Corto Circuito. E non poteva certo esserci una sede diversa.
Oggettivamente fanno un po’ pena, perché nel loro “appello” collegano il XXVIII ottobre alla situazione politica.
Se ne stiano tranquilli, che non ci saranno sfilate. E semmai è scandaloso che non si possano ricordare serenamente cento anni di storia patria. Quel XXVIII ottobre iniziò una Rivoluzione. Comunque la si giudichi, incancellabile se non dagli ottusi.