Zebedei frantumati dal Covid, ora il tampone pure col vaccino…

Perdonate la volgarità ma con questa storia del Covid mi sono rotto gli zebedei. Vaccinato alla qualunque con ognuna delle dosi che hanno preteso, ma senza rancore per chi ancora non ha avuto il coraggio o la voglia di farsi inoculare il siero, mi riesce difficile capire che cosa vogliono ancora da noi.
Sentite quell’altro, il premio Nobel del Lazio, l’assessore alla sanità Alessio D’Amato, che si unisce pure lui alla pretesa del vaccino obbligatorio. Ovvero, anche lui con la storia del Covid non ha alcun rispetto per la pazienza altrui, abbondantemente frantumata in questi due anni.

Zebedei frantumati dal Covid
Chissà se gli hanno riferito che il governo invece ci vuole tamponare. Prima si diceva: non ti vuoi vaccinare? E allora almeno ti devi fare il tampone perché vogliamo essere sicuri che non ci contagi. Poi mi sono scoperto possibile untore pure io, ormai alla terza dose fatta, e adesso mi sento un po’ preso in giro perché improvvisamente mi potrebbe capitare – se volessi andare in un determinato posto – di dovermi fare il tampone: il green pass non basta più.
Lavoro di fronte a Palazzo Chigi e mi verrebbe voglia di urlare a squarciagola, io che no vax non sono proprio, che mi sono assolutamente scocciato di questo modo di procedere.
Foglio di via a Speranza, non a Puzzer
Non sono uno scienziato, né ho studiato per diventarlo. Ma pretendo che chi detta le regole del nostro vivere per debellare il Covid le dica giuste e non nella maniera contradditoria con cui ci stanno esasperando.
Perché vuol dire che come minimo Speranza e soci devono ingoiare le multe inflitte ai cittadini che non sono stati al loro gioco. Che il foglio di via da Roma se lo devono beccare loro e non il povero Stefano Puzzer. Non si gioca sulla pelle di un popolo: quanti miliardi sono stati spesi per renderci sicuri? E ora facciamo come al gioco dell’oca, col ritorno al tampone? Ma anche basta. Sì, il Covid colpisce i polmoni ma anche gli zebedei se la cura è affidata agli incapaci.