Zerocalcare fa la guerra a Israele e diserta il Lucca Comics. Salvini: io la penso al contrario

Zerocalcare

Zerocalcare non parteciperà a Lucca Comics in segno di protesta contro il patrocinio dell’ambasciata israeliana alla kermesse. Una diserzione commentata su X dal vicepremier Matteo Salvini. “Spiace che per qualcuno il sostegno dell’ambasciata di Israele ad un bellissimo evento culturale sia un problema, a tal punto da annullare la presenza. Io – aggiunge il leader della Lega – la penso esattamente al contrario, e farò il possibile per essere al Lucca Comics. Evviva l’arte, evviva la libertà”.

Il fumettista ha annunciato il boicottaggio di Lucca Comics in un post su Facebook. “Senza troppi giri di parole: Purtroppo il patrocinio dell’ambasciata israeliana su Lucca Comics per me rappresenta un problema – spiega l’autore -. In questo momento in cui a Gaza sono incastrate due milioni di persone che non sanno nemmeno se saranno vive il giorno dopo, dopo oltre 6000 morti civili, uomini donne e bambini affamati e ridotti allo stremo in attesa del prossimo bombardamento o di un’invasione di terra, mentre politici sbraitano in TV che a Gaza non esistono civili e che Gaza dev’essere distrutta, mentre anche le Nazioni Unite chiedono un cessate il fuoco -il minimo davvero- che viene sprezzantemente rifiutato, per me venire a festeggiare lì dentro rappresenta un corto circuito che non riesco a gestire. Mi dispiace nei confronti della casa editrice, dei lettori e delle lettrici che hanno speso denaro per treni e alloggi magari per venire apposta, e anche per me stesso, perché Lucca per me è sempre stato un gigantesco accollo ma anche un momento di calore e di incontro”.

“Lo so che quello sul manifesto è solo un simbolo, ma quel simbolo per molte persone a me care rappresenta in questo momento la paura di non vedere il sole sorgere domattina, le macerie sotto cui sono sepolti i propri cari, la minaccia di morire intrappolati in quel carcere a cielo aperto dove tanti ragazzi e ragazze sono nati e cresciuti senza essere mai potuti uscire – spiega ancora Zerocalcare -. Sono stato a Gaza diversi anni fa, conosco persone che ancora ci vivono e persone che ci sono andate per costruire progetti di solidarietà, di sport, di hip hop e di writing. Quando queste persone mi chiedono com’è possibile che una manifestazione culturale di questa importanza non si interroghi sull’opportunità di collaborare con la rappresentanza di un governo che sta perpetrando crimini di guerra in spregio del diritto internazionale, io onestamente non riesco a fornire una spiegazione”.

Il torrenziale post del fumettista Zerocalcare contro Israele

“Non riesco nemmeno a dire loro del mio dispiacere di non esserci e di quanto questa cosa mi laceri, se lo paragono all’angoscia che sento nelle loro voci – prosegue -. Non è una gara di radicalità, e da parte mia non c’è nessuna lezione o giudizio morale verso chi andrà a Lucca e lo farà nel modo che ritiene più opportuno, soprattutto non è una contestazione alla presenza dei due autori del poster Asaf e Tomer Hanuka, che spero riusciranno ad esserci e che si sentiranno a casa, perché non ho mai pensato che i popoli e gli individui coincidessero coi loro governi. Spero che un giorno ci possano essere anche i fumettisti palestinesi che al momento non possono lasciare il loro paese”.